"Difficili i controlli ai soggetti |sottoposti agli arresti domiciliari" - Live Sicilia

“Difficili i controlli ai soggetti |sottoposti agli arresti domiciliari”

Sarà questo uno dei punti che saranno denunciati attraverso un volantinaggio del sindacato di polizia che si svolgerà durante l'evento di pugilato al Palacatania.

l'allarme del coisp
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CATANIA – “Difficile i controlli da parte della polizia del Commissariato di Librino e Nesima dei tanti soggetti sottoposti alle misure detentive domiciliari, quelli sottoposti ai domiciliari e anche quelli della sorveglianza speciale”. Questo l’allarme lanciato dal Coisp che sarà inserito in un volantino “di denuncia” che sarà distribuito in occasione dell’evento mondiale di pugilato che si terrà al Palacatania il prossimo 30 gennaio. Una manifestazione – scrive Alessandro Berretta del sindacato Coisp – a cui grazie alla generosità dell’organizzazione Italia-Eventi e Palestra Cavallaro  “potranno assistere gratuitamente i migranti, ospiti del Cara di Mineo e i ragazzi che frequentano l’oratorio gestito a Librino da Suor Lucia”.

Non solo i problemi dei Commissariati di Librino e Nesima ma anche quelle di “Borgo Ognina” e non solo” saranno contenuti nel volantino informativo e di denuncia. Presidi di legalità che si legge nella nota del sindacato “non riescono più a garantire un’adeguata vigilanza, specie in certe fasce orarie in cui risulta totalmente assente, a causa della mancanza di personale e mezzi disponibili”.

Il Coisp accende i riflettori sul problema dei controlli ai sottoposti ai domiciliari. “Spesso – si legge – violano gli obblighi di legge e commettono reati in regime di evasione e mantenendo un alibi di ferro essendo per la giustizia nei luoghi di detenzione domiciliare”. Il Dirigente di Librino, dott. Palma, – scrive il segretario del Coisp – interpellato a riguardo “ha aperto le braccia asserendo che con le attuali risorse non si può garantire ciò che andrebbe garantito a tutela della collettività”. Berretta infine invita i consociati che “nel caso in cui dovessero vedere soggetti sottoposti a regime di detenzione fuori casa di contattare il 113”. Il sindacalista assicura che “sarà garantito il massimo anonimato”.


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