Dimenticare Torino per ripartire |Col Chievo sarà un altro Palermo - Live Sicilia

Dimenticare Torino per ripartire |Col Chievo sarà un altro Palermo

Dopo i due tiri in porta dello Juventus Stadium, i rosanero dovranno per forza di cose essere più propositivi contro la squadra di Maran: il turnover sugli esterni restituisce a Iachini un Morganella più fresco, in attacco potrebbe rivedersi il tridente.

calcio - serie a
di
2 min di lettura

PALERMO – Alzi la mano chi aveva messo in conto i tre punti dalla trasferta con la Juventus. Ecco, di sicuro tra chi l’ha fatto non troveremo né Iachini, né l’intera rosa del Palermo. E non perché l’intenzione fosse quella di andare a Torino per fare una gara rinunciataria (anche se, alla fine della fiera, di occasioni nitide il Palermo ne conta solo due), ma perché i punti salvezza non si conquistano allo Juventus Stadium. Equazione tanto semplice quanto chiara, che permette ai rosa di voltare subito pagina: ci si è illusi di poter fermare i campioni d’Italia per la terza volta consecutiva tra campionato e coppe. Difficile, statisticamente improbabile, e infatti il risultato parla chiaro.

La testa di Iachini è al Chievo, ma questo sin dal triplice fischio di Calvarese. Iachini stesso ha parlato di turnover prima della sfida contro i bianconeri, Iachini stesso ha attuato in maniera blanda il suddetto turnover in terra piemontese. I motivi? Avere gente più fresca e funzionale contro la big del campionato, indubbiamente, ma facciamo anche i maliziosi. Meglio spremere a Torino un Morganella in fase calante o ritrovarlo con tre giorni di riposo in più nella sfida-salvezza del Barbera? Meglio gettare nella mischia uno spento Lazaar o un inesperto Emerson, oppure tenerli in caldo per pungere il Chievo sugli esterni?

Il 5-3-2 di Torino non è stata una semplice scusa per chiudersi. L’idea di Iachini può riassumersi in un altro modo: meglio giocarsela al 100% col Chievo che rischiare sia in casa che con la Juventus. E i giocatori che necessitavano di riposo erano principalmente gli esterni. Ecco perché contro il Chievo sarà difficile vedere il Palermo con lo stesso schieramento visto al cospetto di Tevez e compagni. Non perché servirà spingere, ma perché gli uomini migliori torneranno al loro posto, dopo un ragionato turnover.

Allora sotto con Morganella e Lazaar, o addirittura Emerson, che lo stesso tecnico ha dimostrato di gradire particolarmente per le sue capacità di spinta. E Belotti, che nell’impianto juventino è partito dalla panchina, potrebbe tornare in campo. Chissà, forse riproponendo il tridente o al posto di un Dybala apparso spaesato contro i bianconeri. L’unica certezza è che si cambierà, prima come atteggiamento e poi come modulo. Non aspettiamoci un Palermo spregiudicato come quello di Napoli o quello affondato con la Lazio, ma pensare di fare due tiri in casa contro il Chievo non rappresenta certo il credo calcistico di Iachini, per quanto prudente in casi necessari. I punti salvezza, come contro il Cesena, passano nuovamente dalle mura amiche. Dimenticare Torino in due giorni non è facile ma è fondamentale per ripartire.


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI