“Dipendenza dal gioco| Fondamentale la prevenzione”

PALERMO – “L’abuso di gioco è causa di rovinosi indebitamenti, di crisi familiari e fattore di incremento del ricorso all’usura, che a sua volta rafforza la criminalità organizzata. E’ quindi necessario innanzitutto affermare un fondamentale principio di prevenzione e deterrenza, basato sull’assunto che l’abuso del gioco nuoce alla salute mentale e fisica e può ridurre in povertà il giocatore e la sua famiglia”. E’ quanto dichiara la Consigliera comunale dell’Italia dei Valori, Luisa La Colla, prima firmataria di un’interrogazione presentata da tutte le donne del gruppo consiliare IdV, al sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, con la quale chiede di aderire al ‘Manifesto per la legalità contro il gioco d’azzardo’, formulato da Terre di Mezzo e Legautonomie e al quale hanno già aderito altri 40 comuni italiani. “L’obbiettivo – prosegue la Consigliera La Colla – è segnare un primo passo verso un totale cambiamento dell’approccio istituzionale al gioco, per limitare i costi economici, sociali e soprattutto umani che esso comporta. Oggi il gioco d’azzardo rappresenta la 3° industria italiana con 100 miliardi di fatturato, il 4% del Pil nazionale e sono necessari 5-6 miliardi l’anno per curare i dipendenti dal gioco patologico. I numeri diffusi a livello nazionale sul gioco d’azzardo lecito sono spaventosi e ancor più spaventose sono le conseguenze che esso ha sulle persone, sulla sicurezza di tante famiglie e delle nostre comunità. Il gioco d’azzardo lecito è materia statale e i sindaci, ad oggi, non hanno alcun potere regolativo, ispettivo e autorizzativo. Per tale motivo nel manifesto viene chiesto che sia consentito il potere di ordinanza dei sindaci per definire l’orario di apertura delle sale gioco, per stabilire le distanze dai luoghi sensibili e sia richiesto ai Comuni e alle Autonomie locali il parere preventivo e vincolante per l’installazione dei giochi d’azzardo. E’ nostro dovere – conclude la consigliera di IdV- come amministrazione comunale aderire all’ iniziativa promossa da Terre di Mezzo e Legautonomie per tutelare le fasce più deboli e fragili della nostra società”.