PALERMO – L’indagine dei magistrati contabili aveva riguardato l’intera giunta regionale di Raffaele Lombardo. Adesso arriva per tutti l’archiviazione. L’indagine della procura della Corte dei Conti riguardava gli incarichi a dirigenti esterni assegnati dal governo Lombardo. Nell’inchiesta erano finiti gli incarichi all’avvocato generale dell’ufficio legislativo e legale Romeo Palma, al direttore del dipartimento dell’Energia Rossana Interlandi, al direttore per le Attività produttive Nicola Vernuccio, al dirigente del dipartimento della pubblica Istruzione (e attuale segretario generale) Patrizia Monterosso, al direttore dell’agenzia regionale per l’Impiego Rino Lo Nigro, al dirigente dell’Agricoltura Salvatore Barbagallo, al dirigente del dipartimento per la Pesca Gian Maria Sparma, al dirigente dell’assessorato alla Salute Maurizio Guizzardi e al dirigente del dipartimento regionale per le attività sanitarie Mario Zappia.
Il presunto danno contestato il 6 settembre 2013 dal viceprocuratore regionale della Corte dei Conti, Giuseppe Aloisio, ammontava a 2 milioni e 60 mila euro. Destinatari della contestazione furono il presidente e tutti gli assessori: Raffaele Lombardo, Gaetano Armao, Giovambattista Bufardeci, Mario Centorrino, Caterina Chinnici, Michele Cimino, Giovanni Di Mauro, Luigi Gentile, Nicola Leanza, Pier Carmelo Russo, Massimo Russo, Antonino Strano, Marco Venturi e anche il dirigente capo di Gabinetto Antonino Scimemi. L’inchiesta era nata da un esposto del gruppo parlamentare del Pdl.
L’altroieri, 12 maggio, con decreto il Pubblico ministero ha disposto l’archiviazione della contestazione di danno, chiudendo così la vicenda.