Circa 500 aderenti all’atto di interpello, un totale di circa 1.400 istanze arrivate nei vari dipartimenti (alcuni dirigenti hanno fatto anche sette domande). È la grande corsa dei nuovi aspiranti dirigenti generali. Ieri se n’è parlato in giunta, con una prima discussione di massima sui criteri. La scelta, infatti, spetta alla politica, anche se gli assessori assicurano che il primo criterio sarà la qualità delle candidature. Ci sono in ballo i posti chiave della burocrazia regionale, una partita delicatissima su cui sono molto concentrati in queste settimane i partiti della coalizione di governo.
La giunta vorrebbe esaurire la pratica entro questo mese ma certo la gran mole di aspiranti richiederà i suoi tempi. Potrebbero entrare in corsa anche degli esterni e tra i nomi che circolano c’è quello del magistrato, ex assessore regionale Massimo Russo, che però ha prontamente smentito.
Una parte della riunione di giunta di ieri sera se n’è andata proprio discutendo del risiko dei dirigenti. Poi, spazio a una decina di delibere e a qualche parola sul bilancio. Che però sarà discusso dalla giunta nel dettaglio tra una settimana, nel pomeriggio di giovedì 13. Dopo il passaggio in giunta, comincerà il percorso a Palazzo dei Normanni, dove ci sarà tempo fino ad aprile.
Nel frattempo, in parallelo, la coalizione dovrà affrontare la non semplice pratica del rimpasto di governo, che dovrebbe concretizzarsi proprio tra marzo e aprile. Ma prima c’è da chiudere la partita dei direttori generali.
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Massimo Russo: