Donna muore in ospedale |A giudizio medico e infermieri - Live Sicilia

Donna muore in ospedale |A giudizio medico e infermieri

Il processo si aprirà il 22 novembre.

MALASANITA'
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CATANIA. Rinviati a giudizio per omicidio colposo il medico Mauro Mammana e gli infermieri Giuseppe Sicuro e Giovanna Conti, accusati della morte della 68enne giarrese Ofresia Chiappazzo Del Popolo, deceduta nella notte tra il 2 ed il 3 maggio del 2015, nel reparto di Geriatria dell’ospedale Sant’Isidoro di Giarre. Così ha deciso il gup di Catania Giovanni Cariolo al termine dell’udienza preliminare. Quella notte, secondo il sostituto procuratore di Catania Angelo Brugaletta, la paziente non avrebbe ricevuto adeguata assistenza sanitaria. Il medico di turno, non presente nel nosocomio durante le fasi di aggravamento delle condizioni di salute della 68enne, non sarebbe intervenuto, sempre secondo l’accusa, con tempestività, seppur sollecitato dagli infermieri. Ma anche questi ultimi non avrebbero garantito le cure richieste, limitandosi a chiedere l’intervento del medico. I tre imputati dovranno comparire il 22 novembre davanti ai giudici della seconda sezione penale del tribunale di Catania.

LE DIFESE. I difensori di fiducia degli imputati, Enzo Iofrida e Fernando Sambataro, avevano chiesto, al termine delle rispettive arringhe, una sentenza di non luogo a procedere per i propri assistiti. Per l’avvocato Iofrida, il primo a prendere la parola in aula, gli infermieri Giuseppe Sicuro e Giovanna Conti avrebbero fatto tutto ciò che era in loro potere per scongiurare il decesso della paziente. Da un lato avrebbero tempestivamente chiesto aiuto prima al medico reperibile, poi al 118 e infine  addirittura alla guardia medica. E poi avrebbero anche somministrato, pur senza prescrizione medica, l’ossigeno alla paziente. Ma la patologia che avrebbe causato il decesso, come evidenziato dalle consulenze dei due medici nominati da entrambe le difese, sarebbe risultata refrattaria all’ossigenoterapia. Una cura quindi inutile, che non avrebbe comunque salvato la vita alla 68enne. Il legale dei due infermieri, vista l’evidente discordanza delle consulenze del pubblico ministero e delle difese, aveva chiesto al giudice di nominare un perito per chiarire le cause della morte. Anche il legale Sambataro ha evidenziato come il proprio assistito, il medico Mauro Mammana, avesse fatto tutto il possibile per evitare quella morte, prima confrontandosi al telefono con gli infermieri sui parametri vitali della donna e poi precipitandosi in ospedale prima ancora che gli venisse chiesto esplicitamente di raggiungere il nosocomio. Al suo arrivo però la paziente era già deceduta. 

PARTE CIVILE. “Siamo soddisfatti – dichiara il legale di parte civile Francesco Trombetta – in quanto il processo consentirà di approfondire i rilievi contenuti nel capo di imputazione in ordine alle responsabilità degli imputati . Una tragedia che si inserisce nel solco dei noti problemi che attengono ai disservizi della struttura sanitaria Giarrese a seguito dei recenti provvedimenti”

 

 


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