Cinquemila euro a stagione e la cessione, gratuita, della gestione del parcheggio antistante il lido a un uomo di fiducia della cosca. Era il ‘pizzo’ che per 15 anni Cosa nostra ha imposto al gestore di un noto stabilimento balneare della scogliera di Catania. All’estorsione ha messo fine la squadra mobile della Questura etnea che ha arrestato tre persone e fermata una quarto uomo. Gli arrestati sono Carmelo Nista, di 46 anni, Giuseppe Tringale, di 40, e Alfio Cristaldi, di 50, cugino del boss Venerando Cristaldi ritenuto il capo della famiglia Santapaola-Ercolano nel rione Picanello di Catania.
I tre sono stati bloccati in flagranza di reato mentre incassavano 2.500 euro come prima parte della ‘tangente’ della stagione estiva 2010. Successivamente la squadra mobile ha fermato anche Paolo Narduzzi, di 25 anni, cognato di Alfio Cristaldi, che aveva in gestione il parcheggio antistante allo stabilimento balneare senza pagare alcun diritto sugli introiti. Quando la gestione del parcheggio è stata affidata a terzi, il titolare del lido balneare ha dovuto versare 500 euro come ‘indennizzo’ a Alfio Cristaldi. L’accusa per tutti è di estorsione aggravata e continuata con la finalità di agevolare l’associazione mafiosa Sanatapaola-Ercolano. Le indagini della squadra mobile sono state coordinate dalla DDa della Procura di Catania e eseguite all’insaputa della vittima dell’estorsione.
Nella fase finale delle indagini la squadra mobile della Questura di Catania si è avvalsa di intercettazioni ambientali, con telecamere piazzate nello stabilimento balneare all’insaputa del gestore del lido. Dalle immagini la polizia ha ‘visto’ che due giorni fa Nista, Tringale e Cristaldi sono entrati nello stabilimento e che il primo dei tre si è fatto consegnare dei soldi. La vittima, interrogata subito dopo dagli investigatori, ha prima negato di essere sotto estorsione ma davanti alle contestazioni degli investigatori e alle riprese fatte con le telecamere nascoste ha ammesso di aver consegnato 2.500 euro, come prima tranche dei 5.000 euro di tangente che da 15 anni l’azienda versava per ogni stagione balneare per ottenere la ‘protezione’ de gruppo del rione Picanello della cosca Santapaola-Ercolano. I tre sono stati successivamente arrestati, su disposizione della Dda della Procura di Catania che ha disposto anche il fermo del ‘posteggiatore’ Paolo Narduzzi, che ha 55 anni e non 25 come precedentemente era stato invece reso noto.