ROMA – Il giorno della verità dovrebbe essere giovedì. Da qui ad allora il premier Draghi dovrà sciogliere tutti i nodi della Manovra economica e trovare una sintesi tra le richieste di partiti e parti sociali e le risorse economiche disponibili.
I rebus da risolvere sono molteplici: dalle pensioni e il superamento di “quota 100” in scadenza il 31 dicembre al taglio delle tasse, dalla riforma del reddito di cittadinanza a quella degli ammortizzatori sociali, senza dimenticare la proroga del superbonus e il ritorno o meno del cashback.
Ieri il premier ha incontrato il leader della Lega Matteo Salvini. Il vertice è stato definito “proficuo” con il leader della Lega che ha aperto a una trattativa per l’abbandono di “quota 100” ma a condizione che non si torni alla legge Fornero. I margini per discostarsi dalla proposta che il governo ha messo sul tavolo, il passaggio graduale da quota 102 a quota 104, sarebbero minimi e la Lega starebbe insistendo almeno per affiancare a questo meccanismo un fondo ad hoc per le piccole imprese.
Intanto Pd e M5S, in una alleanza confermata da un pranzo romano di Giuseppe Conte ed Enrico Letta, concordano sulla necessità di ammorbidire lo scalone di 5 anni che scatterebbe da gennaio ma la ricetta indicata punta, come ribadito da Andrea Orlando, a “correggere” alcune delle storture di Quota 100, favorendo i lavoratori delle Pmi, le donne e chi ha carriere discontinue. I dem insistono anche sull’attenzione a chi fa lavori gravosi, guardando alla proroga dell’Ape sociale che andrebbe rafforzata, non solo ampliando la lista dei lavori più faticosi ma aiutando le donne.
Draghi incontrerà i sindacati per affrontare non solo il nodo delle pensioni ma anche la destinazione degli 8 miliardi per il calo delle tasse. Altro nodo da affrontare è la proroga al 2023 del Superbonus. Si lavora a cambiamenti per gli immobili unifamiliari, ville e villette con l’introduzione di un tetto al reddito per evitare che gli incentivi al 110% finiscano anche nelle tasche “dei ricchi”, come spiegano dalla maggioranza.
E sul reddito di cittadinanza si va verso una stretta sui controlli per chi rifiuta offerte di lavoro. Sul cashback si attende nelle prossime ore un faccia a faccia tra Conte e Draghi.