Droga in auto da Trapani a Palermo| Un uomo d'oro finanzia i traffici - Live Sicilia

Droga in auto da Trapani a Palermo| Un uomo d’oro finanzia i traffici

Un corriere è stato arrestato in autostrada. Il carico era diretto nel capoluogo siciliano.

PALERMO – Non lontano dall’autostrada Trapani-Palermo. I poliziotti intimano l’alt a una macchina. A bordo di una Fiat Punto sono nascosti due chili di cocaina purissima e cinquanta di marijuana. I poliziotti della Squadra mobile trapanese hanno seguito l’uomo al volante.

È tutto ciò che trapela sull’ennesimo carico di stupefacenti giunto in Sicilia dalla Campania. Il corriere, Marco Discordia, 28 anni, è stato arrestato due giorni fa dopo un breve inseguimento per le vie del rione Palme. Ma è sul finanziatore che adesso si concentrano le indagini che da Trapani si spostano a Palermo.

Palermitano, infatti, sarebbe l’uomo che ha pagato 700 mila euro in contanti per chiudere l’affare. E non solo quello ora scoperto visto che la droga sequestrata vale 150 mila al dettaglio. Probabilmente non si tratta dell’unica transazione andata a buon fine. Il mister x avrebbe a disposizione altre grosse somme denaro. In contanti, naturalmente. La droga doveva essere consegnata e rivenduta nel capoluogo siciliano.

Chi sia e come abbia raccolto i soldi è tutto da capire. Non sono le uniche domande sul piatto degli investigatori. Qualche giorno fa i finanzieri di Catania hanno arrestato Antonino Lupo, fratello del boss di Brancaccio, Cesare. Era destinato a lui un carico da 110 chili di polvere bianca stipata in un container al porto di Salerno. In questo caso è il cognome a fortificare l’ipotesi che ci sia Cosa nostra dietro l’affare. Da mesi si registra l’arrivo in città di carichi di cocaina ed eroina. Iniziative autonome per rimpinguare le casse delle singole famiglie mafiose oppure c’è una regia comune?

Quello di Trapani è solo l’ultimo dei segnali che si ripetono da mesi. Il 22 ottobre scorso la polizia ha arrestato a Villa San Giovanni Alfonso Vella, originario di Castelvetrano, e il palermitano Antonino Cardella. A bordo della macchina su cui viaggiavano c’erano cinque chilogrammi di pasta di cocaina suddivisa in cinque involucri di cellophane. A casa di Vella è stato scoperto un piccolo laboratorio per la raffinazione. Cardella è titolare di una profumeria, a Palermo, dove è stata riscontrata la presenza di un personaggio già noto alle forze dell’ordine. Qualcuno che nel recente passato ha fatto affari con i Fascella, signori della droga del rione Guadagna. Non si sarebbe trattato di una presenza occasionale. Insomma, il personaggio individuato dalla polizia non è uno dei tanti clienti della profumeria.

A dicembre i finanzieri della Polizia tributaria hanno fermato alla stazione centrale di Palermo il colombiano Edwin Arturo Molano con un chilo di cocaina. In precedenza, dopo essere arrivato in aereo a Punta Raisi, aveva fatto un viaggio di andata e ritorno in pullman per Roma, ed è stato anche monitorato a Genova.

Pochi gironi fa gli uomini della squadra mobile di Palermo hanno azzerato un traffico di cocaina lungo l’asse Lombardia-Calabria-Sicilia. Omar Ribaudo era il personaggio chiave a Milano. Sono tutti episodi che vanno analizzati complessivamente.

 

 


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