Droga, stangata sui clan messinesi: 455 anni di carcere NOMI

Droga, stangata sui clan messinesi: 455 anni di carcere NOMI

La sentenza figlia dell'operazione 'Dinastia'
LA SENTENZA
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MESSINA – Il Gup di Messina ha inflitto 42 condanne per circa 455 anni di carcere e disposto 5 assoluzioni nel processo in abbreviato nato dall’operazione della Dda denominata ‘Dinastia’ in cui erano coinvolte per un maxispaccio di droga e nuove leve del clan mafioso di Barcellona.

Condannati Francesco Anania a 14 anni, Daniele Bertolami 10 anni e 4 mesi, Lucia Bilardo 2 anni, Pietro Bonfiglio 10 anni, Salvatore Bucolo 7 anni e 4 mesi, Alessandro Calderone 14 anni e 6 mesi, Dylan Seby Caliri 6 anni e 10 mesi, Pietro Caliri 20 anni, Carmelo Cannistrà 10 anni e 4 mesi, Salvatore Felice Chillari 14 anni, Carmelo Chiofalo 13 anni e 4 mesi, Fabio Crea e Carmelo Driacchio 5 anni e 8 mesi ciascuno, Giovanni Crinò 8 anni, Rosaria De Gaetano e Mauro Di Salvo 6 anni ciascuno, Claudio Febo 8 anni, Giovanni Fiore 20 anni, Carmelo Vito Foti 8 anni, Vito Vincenzo Gallo 10 anni 8 mesi in continuazione con altra sentenza, Mattia Giardina 7 anni, 5 mesi e 10 giorni, Vincenzo Gullotti e Francesco Scarpaci 8 anni e 4 mesi ciascuno.

Questi gli altri condannati: Francesco Ianniello e Samuele Marino 8 anni e 4 mesi, Salvatore Laudani 16 anni e 10 mesi, Carmelo Mazzù 17 anni in continuazione con altra sentenza, Lorenzo Mazzù 20 anni in continuazione con altra sentenza, Bernardo Mendolia 7 anni 9 mesi e 10 giorni, Massimiliano Munafò 6 anni e 8 mesi, Matias Jesus Piccolo 7 anni, Gjergj Preci 10 anni e 8 mesi, Giuseppe Puliafito 10 anni e 2 mesi, Sebastiano Puliafito 20 anni, Carmelo Quattrocchi 4 anni, 5 mesi e 10 giorni, Antonino Recupero 10 anni e 4 mesi, Giuseppe Scalia 13 anni, Carmelo Tindaro Scordino 16 anni, Tindaro Santo Scordino detto Santino 11 anni, Antonino Signorello 8 anni e 10 mesi, Sergio Spada 20 anni, Andrea Villini 11 anni e 2 mesi. Sono stati invece assolti Nunzio Di Salvo, Filippo Genovese, Giuseppe Murabito, Emanuele Di Salvo e Luca Amato. Due persone nel frattempo sono decedute e il Gup ha disposto il non luogo procedere. L’inchiesta svelò i nuovi organigrammi del clan di Barcellona e il business della droga.
(ANSA)

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