CATANIA – La Questura di Catania mette nel mirino mafiosi e persone violente della provincia. E la scure della sorveglianza speciale, una misura di prevenzione personale che comporta numerose restrizioni e limitazioni della libertà di colui che ne è colpito, arriva così due appartenenti al clan Santapaola Ercolano.
Gli investigatori non citano i loro nomi, ma riguarda due personaggi collegati a Cosa Nostra. Sono collegati direttamente con uno dei più pericolosi clan siciliani, e vivono a Paternò e a Mascalucia. Negli ultimi anni sono numerose le scarcerazioni di mafiosi in giro per la Sicilia. E la sorveglianza speciale, in questi casi, assume una valenza ancor più importante. A chiederla è stato il Questore.
Le misure
Sono dunque per loro due delle sette misure emesse dal Tribunale di Catania, sezione misure di prevenzione. Tre riguardano la prevenzione cosiddetta “qualificata”. Una riguarda la prevenzione dei reati in materia di violenza di genere. Un uomo violento, indagato per stalking e maltrattamenti in famiglia. Lui ha già preso il divieto di avvicinamento alla vittima con braccialetto elettronico. Avrebbero precedenti penali per spaccio, per reati contro il patrimonio, la pubblica amministrazione o la persona.
Il codice antimafia
Ci sono poi altre quattro persone che per la Polizia rientrerebbero nell’articolo 1 del codice antimafia. Per gli inquirenti insomma sarebbero dedite a delinquere, vivrebbero dei frutti dei loro crimini o avrebbero comportamenti “che offendono o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica o mettono in pericolo l’integrità fisica o morale dei minorenni, la sanità, la sicurezza o la tranquillità pubblica”.