Due rapine in 4 mesi, il titolare:| “Non si può più continuare così” - Live Sicilia

Due rapine in 4 mesi, il titolare:| “Non si può più continuare così”

Tre rapinatori hanno assaltato ieri sera una stazione di servizio di Santa Venerina, portando via 2000 euro di incasso. “Mi verrebbe voglia di scappare via dall’Italia”, dice la vittima a LiveSiciliaCatania.

a Santa Venerina
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SANTA VENERINA – Sono entrati in azione poco prima delle 20 i tre malviventi che ieri sera hanno rapinato il distributore di benzina IP, in via Stabilimenti a Santa Venerina. Giunti a bordo di una Punto davanti all’ufficio della stazione di carburante, sono scesi in due, con il volto nascosto dalle sciarpe, ed hanno puntato un taglierino alla gola del titolare. Dopo averlo minacciato hanno arraffato il denaro e, raggiunto il complice rimasto alla guida dell’auto, sono fuggiti lungo la strada provinciale in direzione di Giarre. 2000 euro il bottino della rapina. Si tratta del secondo colpo subito nel giro di quattro mesi.

“Mi sono fatto fregare perché a quell’ora non dovevo tenere tutti quei soldi. E’ già la seconda volta che mi aggrediscono nel giro di pochi mesi – racconta alla redazione di LiveSiciliaCatania tra rabbia e rassegnazione il titolare, Rosario La Spina – La prima è stata a novembre. Quella volta sono arrivati a bordo di uno scooter. C’eravamo io, mia moglie e il dipendente. Li ho visti incappucciati ed ho capito le loro intenzioni. A quel punto ho preso i soldi e li ho buttati. Così mi hanno trovato solo 500 euro”.

Ma i rapinatori di ieri sono sembrati sin dall’inizio più malintenzionati dei precedenti. “E’ spuntata una Punto da questa stradina laterale – indica col braccio la vittima della rapina – Erano in tre e avevano il volto nascosto dalle sciarpe. Sono scesi in due. Ho avuto poco tempo. Ho preso i soldi e li ho nascosti nel giubbotto. Questa volta però con voce minacciosa mi hanno detto “Vogliamo i soldi” e rivolgendosi a mia moglie, in siciliano, le hanno detto “Questa sera lo scanniamo”. Mi hanno controllato gli abiti ed hanno trovato l’incasso, 2000 euro. Non è una cifra gonfiata per prendere l’assicurazione – ci tiene a specificare – perché io non sono nemmeno assicurato”.

Una vita di rischi per guadagni irrisori. Rosario La Spina oggi medita di lasciare tutto e scappare dall’Italia. “Su 2000 euro di incasso io ne guadagno 40 – si sfoga La Spina – Non si può rischiare di essere accoltellati per queste cifre. Noi prendiamo 40 millesimi al litro. E’ una vergogna. Tolte le spese vengono tra le 25 e le 30 euro ogni 2000 euro. Non si può più continuare così. Spesso mi chiedono perché continuo a fare questa vita. Ma dove me ne vado a lavorare? Io ho la cittadinanza australiana perché sono nato lì. Se non fosse perché ho 50 anni – conclude – mi verrebbe voglia di scappare perché non abbiamo nessun aiuto dallo Stato. Ma se continua così, potrei anche decidere di chiudere tutto. E’ una vergogna. Si rischia la vita per una miseria. Purtroppo è questa la situazione”.

I carabinieri di Santa Venerina indagano sull’episodio ma sono pochi gli elementi a disposizione, al momento, per risalire all’identità dei tre malviventi. Il distributore di benzina, tra l’altro, è sprovvisto di video sorveglianza.

 

 

 


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