CALTAGIRONE (CATANIA) – E’ rimasto in carcere Gianluca Modica, 30 anni, fermato il 14 dicembre dai carabinieri all’indomani del duplice omicidio delle sorelle Lucia e Filippa Mogavero, di 70 e 79 anni, accoltellate nella loro palazzina di Ramacca per rapina. Il Gip di Caltagirone ha convalidato il provvedimento ed emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere per duplice omicidio aggravato e rapina.
Secondo la ricostruzione dell’indagato era alla ricerca di 200 euro per saldare un debito. Il duplice delitto è stato scoperto da una terza sorella, una maestra al suo rientro a casa dalla scuola primaria in un cui insegna. Le indagini si sono subite orientate su di lui perché in un video di un sistema di sorveglianza lo si vede vicino la porta di casa della famiglia Mogavero. L’arma del delitto non è stata trovata. L’uomo, come in un giallo che si rispetti, nel pomeriggio è tornato sul luogo del delitto: era in piazza Margherita davanti la casa delle due donne, mischiato tra i curiosi. Lo hanno ripreso alcuni sistemi di videosorveglianza mentre fuma. Probabilmente, spiegano i carabinieri, essendo un frequentatore abituale della piazza, in passato oggetto di un’operazione antidroga, ha preferito che non si notasse la sua assenza. Nella sua casa i carabinieri hanno trovato alcuni indumenti con tracce del duplice omicidio: una felpa con cappuccio, un paio di calzini e un paio di jeans dell’uomo che erano stati lavati anche con dei reagenti ma che avevano ancora tracce di sangue. Davanti ai gravi indizi il 30enne in caserma ha ammesso l’omicidio. (ANSA).