L’effetto-Crocetta è immediato. Il Nuovo polo, che per qualche settimana era dato tra i possibili alleati alla corsa verso Palazzo d’Orleans dell’europarlamentare, anche in seguito ad alcune manifestazioni di apprezzamento da parte di Raffaele Lombardo, oggi guarda altrove. E punta su due nomi: Gianfranco Miccichè, e, in alternativa, Caterina Chinnici.
La proposta arriva direttamente dal Movimento popolare siciliano, guidato da Riccardo Savona, e da sempre molto vicino all’Mpa di Lombardo, col quale costituisce ossatura del Nuovo polo, appunto, insieme a Fli e Api. “Crediamo che il candidato presidente sostenuto dal Nuovo Polo – ha dichiarato il capogruppo all’Ars dell’Mps Paolo Ruggirello – debba essere necessariamente frutto di un ragionamento non solo tattico, ma anche strategico. Siamo disposti – ha aggiunto – a sostenere solo chi abbraccia un progetto politico di risanamento sia economico che finanziario della Regione, e la realizzazione di un patto per la crescita e l’occupazione. Abbiamo già qualche idea in merito: se non si converge su un candidato autonomista, di area centrista, e palermitano, – ha concluso – proporremo il nome di una donna, molto vicina al Presidente Lombardo, e di questo ne parleremo con lui stesso al prossimo incontro”.
L’autonomista palermitano, appunto, è Gianfranco Miccichè. La donna vicina a Lombardo è appunto l’ex assessore Caterina Chinnici. Una candidatura, quest’ultima, che arriverebbe però, solo in caso di mancato accordo sull’ex sottosegretario. E non è un fatto politico di poco conto. Micciché, infatti, al momento è uno dei due nomi posti sul tavolo del centrodestra, insieme a quello del rettore Roberto Lagalla. Cosa nasconde quindi l’apertura del Nuovo polo al leader di Grande Sud? Niente di più che un passo politico in qualche modo annunciato. Miccichè, infatti, potrebbe rappresentare la personalità politica in grado di chiudere il cerchio nel centrodestra tra il Pdl tradizionale (nonostante i dubbi dell’area catanese del partito, Castiglione in testa), il nuovo soggetto politico i cui ideatori sono il capogruppo azzurro Innocenzo Leontini e quello del Cantiere popolare Rudy Maira e, appunto, Grande sud, che a questo nuovo progetto moderato ha sempre detto “di guardare con estrema attenzione”.
E proprio Leontini, così come, a dire il vero, altri compagni di partito, hanno sempre affermato che dal 31 luglio, giorno delle dimissioni di Lombardo, “sarebbe cambiato tutto. Si sarebbe aperta una pagina nuova”. Defilatosi Lombardo, insomma, riverniciato l’Mpa che prenderà un nuovo nome, ecco profilarsi una nuova edizione del caro, vecchio centrodestra. Per questo il Nuovo polo sta pensando alla formazione di due liste, una delle quali infarcite dei ‘big’ dei partiti che lo compongono: “La prima – spiega Ruggirello – dalla forte connotazione politica e parlamentare, l’altra con rappresentanti della società civile e dell’associazionismo. Tale ipotesi consentirebbe di preservare l’esperienza politica dei parlamentari uscenti, offrendo un ruolo di prima linea a coloro che hanno già maturato esperienze o che svolgano attività sociali e sono ben radicati sul territorio, consentendogli in tal modo di entrare direttamente in politica”. Liste, quindi, che potrebbero tornare utili alla candidatura di Gianfranco Miccichè.
Sempre che Fli “ritiri” il proprio candidato alla presidenza Fabio Granata, e sempre che l’Api “ci stia”. Ma nel Nuovo Polo, a dire il vero, non è ancora del tutto tramontata l’ipotesi Crocetta. Un’idea ancora in piedi ad, esempio, per il partito di Rutelli: “La candidatura di Rosario Crocetta – ha dichiarato oggi il presidente del partito in Sicilia Nuccio Cusumano – come bene ha detto Francesco Rutelli esprime più delle altre l’altezza di una missione politico istituzionale delicata e complessa che richiede una ampia condivisione del popolo siciliano per ciò che ha fatto nel suo lungo percorso civile politico e istituzionale”. Insomma, Rutelli è con Crocetta. Resta da capire se i finiani, alleati a Roma dell’Api, decideranno in Sicilia di andare per un’altra strada. A dire il vero, proprio in questi giorni Gianfranco Fini starebbe giocando il ruolo del “pontiere” tra Udc ed Mpa. E il segretario regionale Carmelo Briguglio ha affidato il suo apprezzamento a un tweet: “Crocetta? Valori comuni con Granata e Russo”. Ma lo “scoglio” è dato proprio dal rapporto difficile tra D’Alia e Lombardo. Se la “mediazione” dei finiani non andrà in porto, anche per Fli si aprirà il bivio: appoggio all’europarlamentare del Pd, o svolta verso il caro, vecchio centrodestra.