"... è andato su Facebook"| Offese social per il pentito - Live Sicilia

“… è andato su Facebook”| Offese social per il pentito

Giuseppe Tantillo, pentito di Borgo Vecchio

La scelta di Giuseppe Tantillo di collaborare con la giustizia scatenò la reazione.

PALERMO – Qualcuno si era  fatto prendere la mano nei commenti su Facebook e andava richiamato. Settimo Spitaliere e la sorella Rosaria non avrebbero dovuto esporsi sul social network. Da ieri il primo è in carcere per concorso sterno in associazione e mafiosa, mentre la seconda si trova ai domiciliari per favoreggiamento. La donna, moglie del boss detenuto Paolo Calcagno, si sarebbe attivata per curare gli interessi dei fratelli Tommaso e Gregorio Di Giovanni durante la loro detenzione.

La vicenda riguardava il pentimento di Giuseppe Tantillo, mafioso del Borgo Vecchio. Rosario Fricano ne parlava con Rubens D’Agostino, da alcuni mesi in carcere con l’accusa di avere fatto parte del mandamento di Porta Nuova. Settimo Spitaliere, appresa la notizia della scelta di di Tantillo di collaborare con la giustizia pubblicata su Livesicilia, si era sfogato: “… è andato su Facebook… ha preso la fotografia di Tantillo… ti devi fare un po’ di carcere… stai condannando persone che non c’entrano niente… fatti le minchie tue… pezzo di merda…”.

Fricano era critico: “… ma che scrive ste cose… ma sei scemo… e ha pubblicato e chiunque lo ha visto…”. Era stato subito informato il “vecchio”, identificato in Giuseppe Dainoti, il boss che sarebbe stato assassinato alla Zisa. Presto lo avrebbe saputo anche il capomafia Gregorio Di Giovanni. D’Agostino era certo che “lui lo viene a sapere pure… e ti dice di chiamarlo… o ti dice di darglieli tu due schiaffi”. Non si conosce l’esito della vicenda. La mafia di oggi deve occuparsi anche di social network.


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