ROMA – La Borsa di Mosca ha chiuso oggi in forte rialzo, dopo la sospensione decisa lo scorso 28 febbraio per sottrarre il listino agli effetti delle sanzioni. L’indice Moex ha chiuso a +4,37%, ma con contratti solo su 33 titoli della cinquantina nel listino, divieto di short selling e di vendita da parte degli
stranieri, oltre ad importanti acquisti di titoli da parte del il fondo sovrano.
Commento ironico degli Usa: “Quello che stiamo vedendo è un farsa: l’apertura di una Borsa Potiomkin”, in allusione ai falsi villaggi di cartapesta che, secondo la leggenda, l’omonimo principe fece costruire per impressionare l’imperatrice – e sua amante – Caterina II.
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Rischio golpe per Putin
Mentre gli Stati Uniti aumentano la soglia di attenzione e le sanzione verso i notabili russi, il rischio di un golpe contro il presidente Vladimir Putin da parte del servizio di sicurezza federale russo (Fsb) cresce con il perdurare della guerra in Ucraina. Questo è quanto emerge da alcune lettere scritte da un anonimo agente dell’intelligence di Mosca all’attivista in esilio e fondatore del progetto gulagu.net, Vladimir Osechkin. Secondo la talpa, il caos e il malcontento stanno soffocando i servizi di sicurezza.
La guerra colpisce la Cina
Anche la Cina risulta colpita dalla guerra in Ucraina. Gli investitori in fuga dalla Cina: da quando la Russia ha invaso l’Ucraina si è assistito a un deflusso “senza precedenti” in quello che è un cambio “molto inusuale” nel flusso globale di capitali nei mercati emergenti. Lo afferma l’Institute of International Finance, secondo quanto riportato dall’agenzia Bloomberg.
I flussi in uscita che “stiamo vedendo sono senza precedenti sulla dimensione e nell’intensità, soprattutto perché non stiamo assistendo a simili deflussi dal resto dei paesi emergenti”, mette in evidenza il capo economista dell’Institute of International Finance.
Allarme della Bce
La guerra crea “rischi estremi” per l’economia ma la Bce mantiene la rotta verso una politica monetaria meno espansiva di fronte al rischio di un’iper-inflazione, e preannuncia una stretta anche per gli aiuti pandemici alle banche. Anche se tutte le opzioni restano aperte: incluse misure ‘ad hoc’ per contenere gli spread.