Edilizia popolare, ok alla norma| Ecco l'affitto con riscatto - Live Sicilia

Edilizia popolare, ok alla norma| Ecco l’affitto con riscatto

Approvata anche la norma che, con la riqualificazione dei centri storici, punta ad offrire alloggi a canoni d'affitto o prezzi di vendita agevolati alle fasce sociali più disagiate. L'articolo è passato con un emendamento del Pd sul "riscatto facilitato".

PALERMO – Sette milioni e 800mila euro saranno dirottati in un fondo regionale per la riqualificazione dei centri storici siciliani. Una norma contenuta nella legge di stabilità regionale in discussione all’Assemblea regionale e che è stata approvata questo pomeriggio a Sala d’Ercole, che consentirà alle fasce più deboli di poter ottenere un alloggio a canoni di locazione vantaggiosi e prezzi di vendita ribassati.

La norma, inoltre, è stata approvata con un emendamento del Partito democratico che introduce l’affitto con riscatto. In pratica, gli inquilini delle case popolari di proprietà di enti pubblici e degli Iacp che intendono riscattare l’immobile che hanno avuto assegnato, potranno farlo pagando un canone mensile: “Non sarà più necessario – spiega Antonello Cracolici – disporre dell’intero capitale da versare in un’unica soluzione, ma basterà raddoppiare il canone sociale finora versato fino al raggiungimento del valore di riscatto. E’ una norma dal grande valore sociale, per la quale mi batto da tempo e che finalmente è stata approvata dall’Ars”.

La possibilità di acquisto degli immobili di edilizia popolare attraverso la nuova formula di ‘rateizzazione’ si riferisce alle famiglie con reddito Isee inferiore a 20mila euro l’anno. “La norma che permette il riscatto ‘facilitato’ degli immobili di edilizia popolare da parte degli inquilini avrà un effetto doppiamente positivo – aggiungono il capogruppo Pd Baldo Gucciardi e i parlamentari Antonella Milazzo, Giovanni Panepinto e Concetta Raia – : da un lato, infatti, i proprietari avranno un interesse specifico al mantenimento e al recupero delle loro abitazioni, molte delle quali si trovano nei centri storici. Di conseguenza si attiveranno nuovi interventi nel settore edile, rigenerando uno dei comparti più colpiti dalla crisi. Lo spirito della norma – aggiungono i parlamentari regionali del Pd – è sostenere le categorie più deboli nell’acquisto di una casa di proprietà, e al tempo stesso incentivare il recupero del nostro patrimonio immobili e dei centro storici, troppo spesso al centro della cronaca per casi di edilizia degradata o a rischio”.

“Questa legge ha più finalità – commenta l’assessore alle Infrastrutture Nino Bartolotta – : a parte aiutare le fasce più deboli, si cerca di contribuire alla riqualificazione dei centri storici ma anche alla diminuzione del fenomeno di spopolamento dei centri storici”. E il ‘piccolo’ budget iniziale di 7.800.000 euro – assicura l’assessore – verrà incrementato con i fondi della prossima programmazione europea. Una quota “non inferiore al 10 per cento”, poi, sarà destinata alla realizzazione di alloggi a canone agevolato per i genitori separati o divorziati “che si trovino in situazioni di grave difficoltà economica”.

 


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