PALERMO – Tra Roma e la Sicilia continua il lavoro dei partiti sulle liste per le Politiche del 4 marzo. Saranno le segreterie nazionali a intervenire per sciogliere i principali nodi. Il 16 è stata convocata una direzione nazionale del Pd proprio per affrontare il tema delle candidature, toccato da Matteo Renzi mercoledì in un incontro a cui ha preso parte il segretario regionale Fausto Raciti. Oggi anche Silvio Berlusconi metterà presto mano al dossier per quanto riguarda Forza Italia. Mentre i leghisti siciliani hanno chiesto espressamente che il tema della spartizione dei collegi uninominali sia affrontato direttamente a livello nazionale.
Il centrodestra
Tra Roma e Palermo si sta definendo il mosaico delle candidature di Forza Italia. Per la Camera Stefania Prestigiacomo sarà capolista a Siracusa, Gabriella Giammanco in uno dei collegi di Palermo. Capolista al Senato in Sicilia occidentale dovrebbe essere l’ex presidente del Senato Renato Schifani. Francesco Scoma potrebbe guidare la lista per Montecitorio nell’altro collegio di Palermo. Ci sarà Francesco Cascio, tornato a casa dopo l’addio agli alfaniani, dovrebbe correre nell’uninominale. E poi ci sono i “parenti di”, dal cognato di Francantonio Genovese, l’ex deputato regionale del Pd Franco Rinaldi, a Elisabetta Formica che potrebbe essere lanciata dal padre Santi, già vicepresidente dell’Ars. A Messina si parla anche di Nino Germanà, che ha mancato il ritorno all’Ars. Posti “sicuri” per Mauro e Minardo. A Catania dovrebbe rientrare Salvo Torrisi. A Palermo si lavora su un paio di nomi femminili new entry di peso. Lo schema di massima dovrebbe arrivare sul tavolo di Berlusconi tra oggi e domani.
Con Salvini si ricandideranno i due big uscenti, Angelo Attaguile nella Sicilia occidentale e Alessandro Pagano in quella occidentale. Si lavora al resto delle liste per il proporzionale, mentre per i collegi uninominali – qualcuno toccherà anche ai leghisti – lo stesso Pagano ha chiesto che la trattativa nella coalizione sia gestita a livello nazionale.
Per Fratelli d’Italia i nomi che circolano restano quelli di Ignazio La Russa, Giampiero Cannella per Palermo e Manlio Messina per Catania, e anche quelli di Carolina Varchi e Mimmo Russo.
La quarta gamba centrista ieri ha battezzato il suo simbolo, dove fa bella mostra di sé il centenario scudo crociato portato in dote da Lorenzo Cesa. L’Udc e Noi con l’Italia unendo le forze contano di superare lo sbarramento del 3 per cento. Un risultato da costruire anche in Sicilia, dove le forze politiche che sosterranno la lista (Udc, Cantiere Popolare, autonomisti, Idea Sicilia) messi insieme hanno fatto il 14 per cento alle Regionali. In lista in Sicilia ci sarà certamente Saverio Romano e tornerà anche Antonello Antinoro, in quota Udc. Tra gli altri papabili Ester Bonafede e Giovanni Pistorio per l’Udc. I centristi dovrebbero avere anche qualche collegio uninominale. In quota Mpa il nome in pole position è il nipote dell’ex governatore, Giuseppe Lombardo. Cerca spazio anche Simona Vicari, che ha lasciato gli alfaniani e guarda con interesse al progetto.
Diventerà Bellissima non ha ancora sciolto il nodo su quale sarà lista in cui si candideranno i suoi esponenti. Il movimento di Musumeci ha attivato interlocuzioni con tutte le forze di centrodestra ma non ha ancora sciolto le riserve. Tra i possibili candidati il coordinatore Raffaele Stancanelli. I musumeciani potrebbero avere un paio di collegi.
Il centrosinistra
Il Pd farà il punto sulle candidature in direzione nazionale il 16 gennaio. Ci sono diversi nodi da sciogliere, a partire da quanti hanno già raggiunto il limite di mandati parlamentari previsti dallo statuto. In questa situazione si trovano tra gli altri il catanese Giovanni Burtone e Beppe Lumia. E a proposito di quest’ultimo, resta l’incertezza sulla collocazione in lista di Rosario Crocetta, che su questo aveva avuto rassicurazioni dal Nazareno dopo il passo indietro alle Regionali. A Palermo Davide Faraone correrà quasi certamente sia nell’uninominale sia come capolista nel proporzionale. A Caltanissetta si litiga sulla possibile ricandidatura di Daniela Cardinale, contestata da un grosso pezzo di partito. A Palermo cercano conferma con buoni posti in lista gli uscenti Ribaudo, Culotta e Piccione. Il dialogo tra i dem e Leoluca Orlando è ancora in corso: il sindaco proverà a spingere il nome del presidente della Gesap Fabio Giambrone. Folla a Catania dove i nomi in ballo sono quelli di Valeria Sudano, Michela Giuffrida e Giuseppe Beretta. A Messina si parla di una possibile candidatura del rettore Pietro Navarra, ma se ci sarà per lui un posto da capolista nel proporzionale. Potrebbero correre anche il presidente del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci e l’ex sindaco di Gangi, recordman di preferenze alle Regionali ma non eletto, Giuseppe Ferrarello, che potrebbe essere schierato in un collegio uninominale.
La lista centrista Civica popolare guidata da Beatrice Lorenzin schiererà quasi certamente Dore Misuraca a Palermo, Gianpiero D’Alia a Messina, Giuseppe Marinello ad Agrigento. Sarà della partita anche Giuseppe Castiglione. A Catania potrebbe correre Marco Forzese, che ha ottenuto una buona affermazione personale alle Regionali. A Catania si impegnerà, ma non da candidato, anche l’ex capogruppo Nino D’Asero. Italia dei Valori potrebbe schierare Paolo Caracausi.
La lista +Europa di Emma Bonino ha avuto il sostegno tecnico di Centro democratico di Bruno Tabacci. Potrebbero essere in lista due militanti radicali di lungo corso come Gaetano D’Amico e Antonella Sgrillo (che fanno parte del comitato Esistono i diritti, transpartitico, che non prende posizione nella sfida elettorale). Si stanno valutando candidature dall’area laica, riformista e liberalsocialista. Il 15 è in programma un’assemblea nazionale a Roma.
Ieri a Roma è stata inoltre presentata la lista ‘Insieme’, che raggruppa il Partito socialista italiano, Verdi e gli uomini vicini a Romano Prodi. L’ex premier ha mediato per tentare anche in extremis l’accordo con +Europa e fino a ieri, dal podio dell’hotel Quirinale, è arrivato l’appello all’ex ministro degli Esteri per un “centrosinistra unito contro i populismi” al voto di marzo. ‘Insieme’ schiererà come capolista alla Camera in Sicilia occidentale l’ex deputato regionale socialista Nino Oddo, mentre a Catania il primo nominativo sarà quello del direttore generale della Fondazione Giglio dell’ospedale di Cefalù, Vittorio Virgilio. Al Senato in Sicilia occidentale la lista verrà guidata dal medico Gaspare Gulotta, responsabile della Chirurgia generale d’urgenza del Policlinico di Palermo, mentre nella parte orientale dell’Isola la scelta è ricaduta sull’ex deputata Cinzia Dato. I Verdi, che hanno chiesto loro esponenti nei collegi delle aree a rischio ambientale, dovrebbero mettere in pista Giuseppe Patti a Siracusa, Nicolò Di Stefano a Gela. In quota Sole che ride potrebbero correre anche Carmelo Sardegna e Paolo Pantano.
Il Movimento 5 Stelle
In casa Movimento cinque stelle l’ultima novità, anticipata lunedì da Livesicilia, è la candidatura alle Parlamentarie di Valerio D’Antoni, ex legale di Addiopizzo, che si confronterà con altri volti in vista del movimento di Palermo come quelli delle deputate Loredana Lupo e Chiara Di Benedetto. Folta la pattuglia degli uscenti che dovranno superare lo scoglio del voto su Rousseau: da Azzurra Cancelleri, sorella del neo vicepresidente dell’Ars Giancarlo, ai messinesi Francesco D’Uva e Alessio Villarosa. Sul fronte orientale, sempre alla Camera, ci sono le riconferme di Giulia Grillo e Maria Marzana, così come di Gianluca Rizzo. Al Senato il trapanese Vincenzo Santangelo e il catanese Mario Michele Giarrusso. Da Catania anche Nunzia Catalfo, che fa parte del collegio dei probiviri del movimento, e Ornella Bertorotta. A Palermo confermata anche la corsa di Alì Listì Maman, il giovane laureato in Giurisprudenza e originario del Niger che sfidò Cancelleri al secondo turno delle Regionarie. Alla Camera correrà anche la psicologa Laura Cutrera. I piani alti del movimento sono inoltre alla ricerca di nominativi che possano risultare vincenti sul tavolo verde dei collegi uninominali. In occasione dell’assemblea degli eletti tenutasi a Caltanissetta il coordinatore nazionale della campagna elettorale M5s Ignazio Corrao e Cancelleri hanno invitato portavoce a suggerire dei nominativi provenienti dai territori. Uno screening che riguarda anche Palermo, dove si è alla ricerca di alcune figure “carismatiche” capaci di interpretare al meglio l’apertura alla società civile voluta dal candidato premier Luigi Di Maio. Se la ricerca non dovesse andare a buon fine, nel capoluogo si potrebbe decidere di riproporre sui tre collegi uninominali i candidati più votati su Rousseau per il collegio plurinominale.
Liberi e uguali
Dall’assemblea regionale di Liberi e Uguali Sicilia sono arrivate ieri le prime disponibilità alla candidatura. La rosa di nomi comprende parlamentari uscenti come Erasmo Palazzotto, Pippo Zappulla, Francesco Bocchino, Maria Greco e Francesco Campanella, amministratori locali, esponenti del mondo delle associazioni e delle professioni e dirigenti politici delle forze che hanno dato vita alla lista guidata dal presidente del Senato Piero Grasso, tra questi Mariella Maggio, Gianni Battaglia, Pino Apprendi, Luca Casarini e Bianca Guzzetta. Potrebbero esserci anche Valeria Grasso, già vicina a Crocetta, e il medico di Lampedusa Pietro Bartolo.