“Sono eleggibile, mi candido | Sarò il nemico di questa casta" - Live Sicilia

“Sono eleggibile, mi candido | Sarò il nemico di questa casta”

L'amministratore di Riscossione Sicilia: "Gli esperti hanno fugato i dubbi. Andrò casa per casa".

Antonio Fiumefreddo
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PALERMO – “Sono eleggibile, mi candido”. Antonio Fiumefreddo rilancia: “Andrò casa per casa”. Resta in corsa per la presidenza della Regione, quindi, l’amministratore unico di Riscossione Sicilia. L’avvocato catanese aveva infatti annunciato pochi giorni fa la sua decisione di accettare la proposta giunta da una formazione politica di ispirazione liberale riunita nel movimento LiberItalia composto da Scelta civica di Enrico Zanetti e ‘Fare’ di Flavio Tosi. Poi, i dubbi sulla sua eleggibilità, legati proprio al ruolo di guida di una società regionale.

“L’approfondimento richiesto ai giuristi, specialisti della materia – dice oggi Fiumefreddo – ha chiarito la mia posizione in ordine alla eleggibilità. Sono candidabile ed eleggibile. Questo significa che andrò avanti, proponendo ai siciliani un’alternativa tra il vecchio sistema e chi le cose ha dimostrato di cambiarle con i fatti”.

Già in occasione dell’articolo con cui Livesicilia dava notizia di questa candidatura, Fiumefreddo spiegava la natura del progetto: “Noi ci poniamo – diceva l’avvocato catanese – al di fuori delle logiche prodotte dalla seconda Repubblica. La nascita, cioè di due poli che fanno sistema e che soffrono in fondo degli stessi problemi. Una condizione – proseguiva – che ha dato vita a due forme di protesta: il voto al Movimento cinque stelle e l’astensionismo. Quella incanalata nel movimento grillino è una protesta legittima che però non condividiamo, nonostante sia rappresentata da tante persone perbene. Noi invece vogliamo rappresentare il ‘voto utile’ per chi finora ha deciso di stare a casa e non votare”. E sarebbero pronti già tre camper per la nuova avventura di Fiumefreddo.

Poi, come detto, i dubbi sull’eleggibilità, sollevati già in quell’articolo e confermati poco dopo dallo stesso Fiumefreddo, legati alle norme contenute in una legge regionale, la numero 29 del 1951. Dubbi che, stando alle parole dell’avvocato, sarebbero stati fugati. “C’è anche un precedente – spiega Fiumefreddo – la partecipata deve essere un ente pubblico e a totale controllo regionale. Non è il caso di Riscossione e soprattutto c’è un parere in questo senso del 2012 della stessa Eegione”.

Così, Fiumefreddo rilancia: “Continuerò ad essere il nemico giurato – dice – di questa casta di impresentabili, che a distanza di cinque anni ripropongono persino  le stesse facce. Dal Palazzo mi hanno buttato fuori perché lì comandano, ma con i cittadini a casa andranno loro. Faccio appello alle persone di buonsenso perché abbandonino le candidature di Musumeci e Micari per formare una grande forza di liberazione della Sicilia. Insieme, possiamo dare il via per liberare l’Italia da Berlusconi e Renzi. Girerò tutta la Sicilia, paese per paese, piazza per piazza, casa per casa. Saremo – conclude – una grande sorpresa!”.


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