Emergenza maltempo in Sicilia, ecco la mappa dei danni

Emergenza maltempo in Sicilia, la mappa dei danni: “Servono 25 milioni”

La ricognizione città per città firmata dal direttore della protezione civile Salvo Cocina

PALERMO – Tre giorni di maltempo, fiumi esondati, abitazioni allagate, strade divelte e frane in Sicilia. La Protezione Civile ha ultimato la ricognizione dei danni: sfiorano i 25 milioni di euro. Ecco i particolari del documento firmato dal direttore Salvo Cocina e gli importi per ciascun libero consorzio.

Emergenza maltempo, il caso Agrigento

Quasi 300 millimetri di pioggia in due giorni di temporali e una tempesta che si è abbattuta sul bacino dell’Imera inferiore hanno provocato l’esondazione del fiume Salso, allagando quasi mille ettari di terreni. Secondo le stime trasmesse dal Comune, i danni per l’agricoltura ammonterebbero a 1,5 milioni di euro. Complessivamente, la protezione civile quantifica danni per 5 milioni di euro nell’Agrigentino.

Palermo

Si tratta dell’unico territorio in cui “Non si sono verificati danni significativi, non sono pervenute – si legge nel documento firmato da Cocina – segnalazioni in tal senso”.

Caltanissetta

Strade invase da detriti e fango, numerose arterie comunali divelte dalla furia dell’acqua, in alcuni casi è necessario “ricostruire la sede stradale”, in altri ripristinare il manto “con conglomerato bituminoso”. Stimati danni per 88 mila euro. Ma nel Nisseno servirebbe 1 milione di euro: è necessario pulire i canali e rimuovere l’asfalto danneggiato sulle provinciali.

Catania

Strade allagate anche nel Catanese, la protezione civile è scesa in campo con le idrovore, ma i danni più rilevanti sono stati registrati nel Calatino e nella città dell’Elefante.

Nel centro storico si contano 40 autovetture allagate, numerose attività invase dall’acqua, autofficine, supermercati, da Librino a San Giuseppe La Rena. Cocina stima che siano necessari 4 milioni di euro per tutta la città metropolitana. Nell’elenco anche gli smottamenti di Caltagirone (450 mila euro), i “rilevanti cedimenti con probabili danni alle condotte fognarie” e la presenza di “fanghiglia e pietrame” sulle carreggiate.

A MIrabella Imbaccari canali di scolo ostruiti e uffici scolastici danneggiati, servono 33 mila euro. Poco di più (57 mila euro a San Michele di Ganzaria, con abitazioni allagate e muri che hanno ceduto.

Enna

I temporali hanno causato il crollo di “blocchi di roccia” a Enna. Un costone roccioso ha invaso l’Sp 1, c’è un fronte franoso alto ben 20 metri. Servono 500 mila euro. E ancora, numerosi danni ad Agira, ci sono strade transennate, un elenco di 14 arterie danneggiate. In totale, considerando le statali invase dalla fanghiglia, servirebbero 4 milioni di euro.

Messina

Colate di fango e detriti a Ginostra, alcuni sfollati sono stati ospitati dai vicini di casa e la rete elettrica è interrotta in molte contrade. La situazione nell’isola è critica, gli alvei dei fiumi sono completamente “interrati”. Danni anche a Stromboli dove è necessario sgomberare le strade intasate dal fango. In totale, per il Messinese servirebbero 7 milioni di euro.

Siracusa

“L’accumulo eccezionale di precipitazioni ha determinato la saturazione dei terreni e successivamente il dilavamento e il ruscellamento diffuso, con l’innesco di fenomeni franosi e crolli di infrastrutture”, scrive il capo della protezione civile. Massi scivolati a valle, “ampie buche” sulle strade “che ne limitano la transitabilità, con conseguente rischio per l’incolumità degli automobilisti”.

Danneggiati anche uffici pubblici e privati. A Pachino si sono abbattute 2 trombe d’aria, causando problemi alle strutture comunali. A Siracusa si registrano danni a centri commerciali e a “interi agglomerati urbani con allagamenti anche con oltre due metri d’acqua”. In totale servirebbero 1 milione di euro.

Ragusa

Gli uffici tecnici di molti Comuni sono ancora al lavoro per quantificare i danni. A Pozzallo una tromba d’aria ha causato il crollo di un muro tra il campo sportivo e una scuola. In tutta la provincia si registrano allagamenti di piazzali, cedimenti lungo le strade, arterie invase da fango e detriti e danneggiamenti ai terreni agricoli.

A Ragusa è necessario intervenire nel Vallone Fiumicello per la “regimentazione idraulica” in prossimità della linea ferrata, sono necessari 1 milione di euro. Danni a Vittoria, Santa Croce di Camerina, Pozzallo, Modica, ispica, Giarratana, Comiso, Chiaramonte Gulfi. In totale servirebbero 1,5 milioni di euro.

Trapani

Case invase dall’acqua, muri di contenimento che hanno ceduto, frane e smottamenti. E ancora, danni alla vegetazione, servizi di fornitura dell’energia elettrica e dell’acqua potabile interrotti. Numerosi Comuni colpiti dai temporali, a partire da Custonaci, dove ci sono “situazioni di pericolo alla circolazione e alle abitazioni in diverse aree”. Canali di scorrimento danneggiati, la Sp 16 in gravi condizioni, servono quasi 300 mila euro.

Decisamente peggiore la situazione a San Vito Lo Capo, con case allagate e danni alle infrastrutture. Problemi anche a Petrosino. In totale servirebbe 1 milione di euro per il Trapanese.

Il totale

A conti fatti, la protezione civile quantifica 24,8 milioni di euro di danni. E parla anche degli “scenari di rischio residuo”, ovvero i “diversi casi di di grave criticità, ovvero grande rischio, dovuti alla probabilità di ulteriori piogge e di conseguenti esondazioni, colate di fango e detriti lungo le arterie viarie”.

Su queste basi, la giunta regionale ha deliberato lo “stato di crisi e di emergenza regionale”. Stanziati anche 2,8 milioni di euro per i primi interventi.


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