"Emergenza sottovalutata | In Italia troppi morti" - Live Sicilia

“Emergenza sottovalutata | In Italia troppi morti”

Commenti

    La classe dirigente del paese è quella che era arrivata a voler tassare le merendine perchè non aveva più cosa tassare.

    Mancanza di un piano nazionale, regionale e locale preventivo per combattere questo tipo di minaccia che è di questo che stiamo parlando, paese chiacchierone e poco pratico con molta burocrazia, scollegamento totale tra esecutivo nazionale regioni e sindaci (ognuno fa come meglio crede senza una linea comune, provvedimenti che escono in bozza la notta e la mattina la gente e gli operatori delle forze dell’ordine (anche qui c’è confusione) e sanitari non sanno cosa fare non sa cosa fare oltre a non essere dotati di idonei DPI . Approssimazione, confusione, questo è quello che vedo. Quello che dice il virologo è la logica e purtroppo conseguenza di un paese che non ha una voce unica ed ancora il 51% degli italiani ha fiducia in questo Governo…..

    Forse il numero dei morti è così alto perché si è voluto privilegiare l’economia rispetto alla salute. Se magari si fosse chiusa la bergamasca una settimana prima anziché uscire con lo slogan #Bergamo non si ferma, forse le vittime sarebbero state molto meno

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma questo festino e le processioni mi chiedo che cosa hanno a che fare con il cristianesimo? Cosa hanno a che fare con una festa puramente religiosa? Siamo in un netta contraddizione il celebrare una santità con una manifestazione di opulenza proiettata in avvenimento puramente commerciale con il placet della Chiesa in una città molto discutibile con molte ombre dove la criminalità e molto diffusa che facilmente si riscontra nell'aria che si respira. È necessario che i cittadini superano il contrasto che si constata in modo evidente tra manifestazione di fede che non è per nulla fede giustificata dalla tradizione, mentre si osserva la città più volte teatro di criminalità e di episodi che evidenziano il degrado culturale, sociale, economico e soprattutto morale che abbiamo conosciuto con l'episodio dello stupro di gruppo. Occorrerebbe una profonda riflessione altro che festino e il tutto appare in forte contrapposizione con la storia di martire della patrona della città. La Chiesa dovrebbe chiedere ogni gesto per eliminare queste contraddizioni e di chiedere una festa più sobria che sia manifestazione di vera fede e niente di più. Le processioni sono in antitesi con il cristianesimo e non sono per nulla espressioni di fede.

Ci sino a Palermo interi Quartieri e non solo, dove la donna " la femmina" cresce nel mito del "maschio" detto " u masculu" troppo Toco, cioè il migliore " u megghiu i tutti". Cioè quello che già a 10 anni ha il capello gellato col ciuffetto, il telefonino, va alla prima comunione della cuginetta o sorellina ( già vestita da sposa quarantenne accompagnata in chiesa dai genitori in auto bianca strapuntinata). Ecco, crescono credendo che loro, "fimmine" devono avere il mito "du masculiddu" dominante. Vivono e scelgono "masculi" che comprano smart e suv con cui vanno dal parrucchiere e dall'estetista, subendo dal "mascolo" tutte le possibili "violenze" camuffate da un cavalierato sui generis. Vivono un rapporto vittima-carnefice cronico e Ecco, la questione è molto radicata e l'intervento dovrebbe essere preventivo-precoce di ordine sociale. Una Rivoluzione degli stereotipi tramandato e radicato. Auguri dottoressa e grazie per le Sue lodevoli iniziative

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