Enel, il Consiglio di Stato|accoglie il ricorso sul rigassificatore - Live Sicilia

Enel, il Consiglio di Stato|accoglie il ricorso sul rigassificatore

PORTO EMPEDOCLE
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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato dall’Enel contro lo stop alla realizzazione del rigassificatore di Porto Empedocle. “Il Consiglio di Stato in sede giurisdizionale – si legge nella sentenza – accoglie gli appelli principali”. Il riferimento è al ricorso di Enel che, attraverso la società di scopo Nuove Energie (controllata per il 90% dal gruppo guidato da Fulvio Conti e partecipato al 10% da Siderurgica Investimenti), ha fatto appello ai magistrati amministrativi dopo che nel dicembre scorso il Tar del Lazio aveva accolto il ricorso del Comune di Agrigento, escluso dalla Conferenza dei servizi che nel 2009 ha dato il via libera al progetto. Il Comune, tra le altre ragioni del ricorso, sosteneva che la sua presenza al tavolo sarebbe stata necessaria, in quanto il gasdotto che Snam Rete Gas realizzerà al servizio del rigassificatore prevede una variante di percorso che interessa il territorio municipale. Risultato: il 14 dicembre il Tar del Lazio ha dato ragione all’amministrazione di Agrigento e annullato l’autorizzazione. Adesso la svolta e la possibilità per Enel di aumentare la propria offerta di gas attraverso l’impianto di Porto Empedocle.

La vicenda dell’impianto di Porto Empedocle è iniziata nel 2004 quando Enel ha avviato il progetto per la realizzazione nella zona di Agrigento di un rigassificatore con una capacità da 8 miliardi di metri cubi all’anno e un costo di 850 milioni. All’impianto – hanno più volte sottolineato dal quartier generale del gruppo – sono legate anche “forti ricadute sul territorio di un’opera che oltre a portare benefici al mercato nazionale del gas rappresenta un volano di sviluppo a livello locale”. Tra le misure compensative a favore del territorio (un pacchetto da 50 milioni di euro) ci sono la realizzazione di una banchina per le navi da crociera a Porto Empedocle, la riqualificazione del sistema di illuminazione nella Valle dei Templi e la conversione a gas della centrale termoelettrica esistente. A fianco alle misure una tantum sono previsti contributi economici annuali e interventi continuativi in fase di esercizio per 6 milioni all’anno.


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