Enna, assolto dall'accusa di vilipendio a Papa Francesco

Enna, assolto dall’accusa di vilipendio a Papa Francesco

È la stessa persona che ha ucciso il padre, ma è stato scagionato per infermità di mente

ENNA – Era finito sotto processo per vilipendio di Papa Francesco durante la visita del Pontefice a Piazza Armerina. Oggi Carlo Lo Monaco, piazzese è stato assolto, con formula piena, perché il fatto non costituisce reato. 

I fatti

La vicenda risale al 2018 quando Lo Monaco, 33 anni, difeso dall’avvocato Lorenzo Caruso, rilasciò dei commenti sui social che avrebbero tirato in ballo il Pontefice sul tema della pedofilia, molto sentito nella diocesi, per via di alcuni casi giudici di sacerdoti accusati di aver approfittato sessualmente di minorenni. E così, stando a quanto emerso nel procedimento a carico di Lo Monaco, l’imputato avrebbe sostenuto che il Papa non avrebbe speso la sua influenza per porre un argine al fenomeno. 

Secondo la tesi dell’accusa, il commento del 32enne sarebbe stato passibile di condanna e infatti il ​​giudice per le udienze preliminari dispone il rinvio a giudizio dell’uomo. Il Tribunale di Enna ha, però, accolto la tesi difensiva ed ha assolto l’imputato Carlo Lo Monaco che è poi diventato noto per avere ucciso il padre, 53enne. 

L’assassinio e l’assoluzione

Il delitto è stato commesso nel giugno del 2019 all’interno di una macelleria, a Piazza Armerina ma nel gennaio del 2020 la Corte d’assise di Caltanissetta, presieduta dal Roberta Serio, assolse Lo Monaco per infermità mentale. Fu il suo legale, Lorenzo Caruso, a chiedere una perizia psichiatrica poi disposta e affidata allo psichiatra Maurizio Marguglio. E sempre Carlo Lo Monaco finì in un’indagine, del novembre 2019, su una rete di neonazisti scoperta dalla Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta.


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