Enti e sindacati dell'edilizia: |"Si muore nell'indifferenza" - Live Sicilia

Enti e sindacati dell’edilizia: |”Si muore nell’indifferenza”

La Cassa edile di Palermo cheiede più attenzione alle istituzioni dopo l'incidente costato ieri la vita a un operaio. Il Cpt lamenta le scarse risorse stanziate per i controlli e si dice pronto a costituirsi parte civile. I sindacati: "Serve un intervento urgente"

Morti bianche
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PALERMO – “Il bollettino di morti bianche nell’edilizia siciliana prosegue tragicamente in un clima di generale indifferenza. L’ultimo caso è avvenuto ieri a Palermo con la morte di un altro operaio – alla cui famiglia rivolgiamo un pensiero di vicinanza e cordoglio – rimasto ucciso mentre lavorava per guadagnarsi da vivere. Di fronte a queste tragedie registriamo ancora una volta un clima di disinteresse verso il comparto dell’edilizia, che vive una crisi senza precedenti con migliaia di operai rimasti senza lavoro. Tutto il Sistema bilaterale delle costruzioni di Palermo, formato da Cassa edile, Panormedil e Cpt, continua nel suo impegno per la promozione della legalità e della sicurezza nei cantieri. Ma reclama oggi più che mai l’attenzione e la collaborazione delle istituzioni”. Lo afferma il presidente della Cassa edile di Palermo Fabio Sanfratello, commentando la notizia del tragico incidente sul lavoro in cui ieri ha perso la vita un operaio edile a Palermo.

Per Fabio Florio, presidente del Comitato paritetico territoriale (Cpt), l’ente del Sistema bilaterale delle Costruzioni che si occupa della sicurezza sul lavoro “si tratta di un fatto gravissimo che impone ancora una vola alle imprese edili un’assunzione di responsabilità, ma soprattutto impone una riflessione sulle gravi difficoltà in ci versano gli organi ispettivi pubblici che dovrebbero vigilare sula sicurezza del lavoro, a salvaguardia della vita di tanti operai. Quegli organi ispettivi sono ormai ridotti all’osso, oggetto di tagli in una cieca politica di riduzione delle risorse disponibili. Malgrado l’impegno del Cpt, che ha sottoscritto anche un protocollo d’intesa coi carabinieri, con l’Inail e lo Spresal – osserva Florio – le presenze sul territorio per l’attività ispettiva sono ridotte e insufficienti. La Regione siciliana deve impegnarsi in una seria politica di prevenzione per scongiurare queste tragedie”.

“L’ennesima morte bianca in cantiere è una notizia che provoca turbamento, rabbia e dolore – aggiunge il vicepresidente del Cpt Mario Ridulfo -. Qualora il lavoratore non dovesse risultare regolarmente in forza da un punto di vista contributivo, il Sistema bilaterale delle costruzioni di Palermo valuterà la costituzione parte civile per dare un segnale chiaro di impegno a difesa della legalità e della sicurezza dei lavoratori”.

“Ieri sono morti due operai, Antonino Castiglia a Palermo e Michele Petruccio a Caltabellotta, è in gravi condizioni il gessista di Termini Imerese, Antonino Lo Presti che il 21 febbraio scorso è caduto da un’impalcatura. E’ assolutamente fondamentale che si affronti in modo concreto il tema della sicurezza sul lavoro, l’elenco delle morti bianche in Sicilia diventa sempre più lungo e non è più tollerabile”, dichiara in un comunicato stampa  Antonino Cirivello, segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani, che aggiunge: “Il settore edile è ormai in ginocchio, si muore perché non si ha un lavoro come Giuseppe Burgarella, l’operaio di Trapani che qualche settimana fa si è tolto la vita perché disoccupato da troppo tempo. Si muore o si rischia di morire perché non sono garantite le condizioni essenziali di sicurezza per svolgere un lavoro. E’ necessario che si metta al centro dell’agenda politica e amministrativa la sicurezza sul lavoro ed in generale il rilancio del e comparto edile che è sempre stato trainante nell’economia siciliana”. “La Filca Cisl Palermo Trapani – conclude Cirivello – lancia l’appello a tutte le amministrazioni locali di questi territori e a tutte le organizzazioni sindacali, datoriali e associazioni di categoria delle due province affinché si convochi prima possibile un incontro urgente e si istituzionalizzi un tavolo tecnico permanente, per discutere della crisi del settore edile e di come garantire condizioni di lavoro ottimali ai lavoratori”. Già ieri la Fillea Cgil di Palermo aveva espresso in un comunicato “rabbia per l’ennesima tragedia costata la vita a un operaio edile”, puntando l’indice contro ”il mancato rispetto delle regole, e spesso orari di lavoro oltre quello sopportabile, cosi’ come la normale assenza di controlli e prevenzione”.


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