Esami falsi all'università| Tre finiscono in manette - Live Sicilia

Esami falsi all’università| Tre finiscono in manette

Un esame costava una cifra compresa fra mille e mille e 500 euro. A secondo della facoltà. Economia era la più “economica”. Per Architettura e Ingegneria, bisognava spendere di più. E c’era gente disposta a pagare pur di non avere ostacoli nella carriera universitaria. “Tu… non ti scordare che ti sei preso 20.000 euro di mio figlio per il fatto diciamo dell’Università… non te lo scordare… tu e Michele… tu non sai come ti va a finire ancora…”, diceva il genitore di uno studente ad uno degli arrestati.

Le chiavi per accedere al sistema informatico le detenevano tre dipendenti che, secondo gli investigatori, avrebbero caricato duecento esami nel cervellone elettronico dell’Ateneo palermitano. Agli arresti domiciliari sono finiti i funzionari Rosalba Volpicelli, 49 anni, e Ignazio Giulietto, 56 anni. Detenzione in casa pure per Francesco Giaconia, 28 anni, un ex studente che avrebbe avuto il compito di avvicinare gli studenti in difficoltà. E’ lui a pronunciare frasi del tipo: “…un altro paio e così via si… si possono mettere, prima della trasmissione della pratica, della…prima della delibera…”; oppure “Domani mattina, tu dammi il numero che mi organizzo, così loro nel frattempo… caricano quello che devono caricare eh…dimmi tu, così ci liberiamo di tutte cose…”.

Non avevano fatto i conti con il lavoro certosino degli agenti della sezione reati contro la pubblica amministrazione coordinati da Silvia Como. E così è scattata l’inchiesta del procuratore aggiunto Leonardo Agueci e dei sostituti Sergio Demontis e Amelia Luise. Per tutti la contestazione sono di accesso abusivo al sistema informatico, frode informatica e falsità ideologica.

Nei mesi scorsi un’altra testa era caduta al termine di un’indagine interna dell’Università. L’ex vicaria della segreteria di Economia, Adriana Paola Cardella, era stata licenziata. Nel calderone degli indagati sono finiti una trentina di ex studenti. Per molti di loro il giudice per le indagini preliminari Riccardo Ricciardi ha respinto la richiesta di custodia cautelare. Per atri ancora le indagini sono ancora in corso. I poliziotti stanno passando al setaccio registri di esami e statini. In molti casi risulta che gli studenti si siano presentati davanti ai professori in giorni in cui, invece, nelle facoltà non si sono celebrate sessioni di valutazione. Un avviso di garanzia era stato notificato anche ad Alessandro Alfano, fratello di Angelino, ex ministro della Giustizia e attuale segretario del Pdl, che subito dopo la pubblicazione del suo nome aveva deciso di dimettersi dalla carica di segretario generale di Unioncamere Sicilia. Alfano si è laureato Economia nel 2009 e sotto la lente di ingrandimento erano finiti tre esami del suo piano di studi: matematica Generale, Diritto privato ed Economia e gestione degli intermediari finanziari. Non si trovavano i verbali di esame che adesos sono spuntati. I continua a indagare, ma al momento la posizione di Alfano sembra chiarita. Restano sotto inchiesta gli studenti palermitani Giuseppe Gennuso, Riccardo Lo Giudice, Andrea Tomasello, Caterina Guddo, Carlo Gaglio, Alessia Mattina, Francesca Pizzo, Ilenia Messina, Claudia Vitello, Davide Di Salvo, Giuseppe Lo Buono, Serena Lo Cicero, Paolo Coviello, Alessio Signorelli e Simona Viola. Sono indagati pure Giuseppe Ciciliato (di Sambuca di Sicilia, Agrigento), Riccardo Della Vecchia (Latina), Alexandra Rita Ntonopoulou (Grotte, Agrigento), Marilena Tusa (Alcamo, Trapani), Francesco Pirrone (Alcamo), Felice Ferraro (Agrigento), Walter Graziani (Terni) e Sabrina Tonolini (Terni). Avrebbero beneficiato anche loro del sistema illecito? Se la risposta sarà affermativa addio laurea.

Soldi in cambio di esami, dunque. C’è chi avrebbe comprato diciotto esami. Uno dopo l’altro.Un mercato alimentato da studenti e genitori.Uno di questi diceva a Giaconia: “Devi vedere tu…. di andare là… all’Università Francè… mi devi fare tu questa cortesia… quello che c’è… problemi non c’è n’è… anche economicamente…”


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