CATANIA – Un tranquillo giovedì di paura in pieno centro: ennesima aggressione con scippo. Una donna di trentacinque anni è stata scippata e trascinata sull’asfalto per una decina di metri da quattro ragazzi in motorino. E’ accaduto giovedì sera in Via Naumachia alle spalle del Castello Ursino. Tanta paura, una spalla lussata, numerose escoriazioni sul corpo e un grosso ematoma sul fianco destro sono quello che resta alla donna dopo una serata in centro.
La trentacinquenne stava raggiungendo la propria auto, posteggiata in via Naumachia, quando è stata accostata dai quattro ragazzi in sella a due scooter che hanno tentato di scipparle la borsa che teneva a tracolla. I due giovani in sella al primo motorino le hanno bloccato la strada, gli altri due le si sono accostati sul lato destro afferrando la borsa. La donna, praticamente accerchiata, ha resistito per qualche secondo ma è caduta finendo sull’asfalto. La donna è stata trascinata per una decina di metri finché la tracolla della borsa non si è spezzata. I quattro sono scappati via con il maltolto: dentro la borsa c’erano pochi euro e un cellulare.
La donna si è immediatamente recata al pronto soccorso del Vittorio Emanuele e ha sporto denuncia ai carabinieri. “Per me è agghiacciante che alle spalle del Castello Ursino una donna rischi di venire aggredita per futili motivi da quattro persone”, spiega la trentacinquenne che preferisce non rivelare la propria identità. “Poteva finire molto male”, dice con amarezza.
“Mi ha impressionato molto la dinamica: il fatto di essere consapevoli di fare del male, questi ragazzi infatti tiravano la borsa facendosi forza con l’acceleratore del motorino, incuranti delle possibili conseguenze e vedendomi già sull’asfalto”, racconta. “Siamo così assuefatti alla microcriminalità, la routine del viaggio al pronto soccorso e della denuncia alle forze dell’ordine da ritenerla quasi una cosa normale a Catania: è questo che mi lascia sconvolta”, aggiunge la donna che ha riportato lesioni che la costringeranno immobile per almeno venticinque giorni.