Si è conclusa con un lieto fine la disavventura capitata a un escursionista originario della provincia di Siracusa, che questo pomeriggio si era perso sul versante nord dell’Etna. Fortunatamente è riuscito a indicare la sua posizione ai tecnici del Soccorso Alpino e Speleologico Siciliano, che assieme ai militari del SAGF, Stazione Soccorso Alpino della Guardia di Finanza di Nicolosi, sono riusciti a trovarlo e a trarlo
in salvo. Quando lo hanno raggiunto, del tutto bagnato e con i primi sintomi di ipotermia, è stato accompagnato fino a valle fuori dal territorio impervio e affidato ai sanitari del 118, nel frattempo intervenuti.
Era partito assieme ad altri tre amici in mattinata dal Rifugio Citelli, dopo aver raggiunto le parti sommitali della Valle del Bove. Allontanatosi dal resto del gruppo che nel frattempo è riuscito a fare rientro, ha smarrito la traccia del percorso, per l’aggravarsi delle condizioni meteorologiche, con nebbia e fitta grandine, e per il sopraggiungere dell’oscurità. Le squadre di soccorso del SASS e del SAGF hanno rapidamente raggiunto la zona delle operazioni di ricerca e si sono messe in contatto con il disperso che, fortunatamente, è riuscito in tempo reale a fornire le coordinate GPS della sua posizione. Tracciato e individuato, è stato raggiunto dai soccorritori nei pressi di Monte Conca, a ridosso degli impianti di risalita di Piano Provenzana, a circa 2100 metri sul livello del mare. Presenti sul posto i Vigili del Fuoco e la Forestale, a supporto delle operazioni di soccorso.
Secondo quanto ricostruito dai soccorritori, dunque, tutto si è concluso attorno alle 17, ma la prima richiesta di aiuto, alla Sala operativa del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Catania, era arrivata alle 13,15 circa, dalla Sala operativa etnea dei Vigili del Fuoco, per la ricerca di tutti e quattro gli escursionisti siracusani che, nonostante le previsioni meteo non favorevoli, avevano deciso di effettuare
comunque un’escursione dal Rifugio Citelli a Pizzi Deneri. Nel corso della gita, a causa delle diverse condizioni di allenamento di ognuno e della scarsa visibilità causata della nebbia e dalle difficili condizioni meteo che andavano peggiorando, avrebbero perso contatto tra di loro e si sarebbero allontanati dal sentiero principale, perdendo i riferimenti per rientrare.
Attivata la “macchina” dei soccorsi, squadre composte da militari del SAGF, volontari del CNSAS, uomini del Corpo Forestale e dei Vigili del Fuoco si sono adoperate immediatamente per le ricerche. Tre escursionisti, con non poche difficoltà e grazie alle preziose indicazioni dei soccorritori, sono riusciti a imboccare la strada del ritorno. Il quarto, invece, come detto, è stato individuato solo più tardi. Alla fine lo hanno rifocillato e condotto in sicurezza presso il Rifugio Citelli dove era in attesa un mezzo del 118 per le cure del caso. In caso di incidenti su pareti di roccia, sentieri, ambienti impervi, in grotta e gole fluviali o in caso di dispersi in ambiente impervio e ostile, è allertabile il Numero Unico di Emergenza (NUE) 112, chiedendo esplicitamente l’intervento del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico CNSAS. Il NUE112 trasferirà la chiamata di soccorso alla Centrale Operativa 118, la quale provvederà ad allertare il Soccorso Alpino e Speleologico.