PALERMO – Si riaprono i termini del bando per l’esodo incentivato. Dopo la delusione del primo tentativo, che ha visto solo 103 dipendenti delle società partecipate del Comune aderire contro i 202 previsti, Palazzo delle Aquile ci riprova: da lunedì prossimo, fino al 23 luglio, i lavoratori delle aziende che non hanno maturato i requisiti pensionistici potranno presentare istanza per lasciare anzitempo il proprio posto.
In cambio avranno 26mila euro lordi (che al netto diventano 20mila), otto o dodici mesi di Aspi (a seconda che abbiamo meno o più di 50 anni) e il tfr sin qui maturato. Il Comune ha stanziato in tutto 5,2 milioni di euro che bastano per 202 esodi, ma come detto il primo tentativo non ha sortito gli effetti sperati. L’amministrazione punta così ad alleggerire il bacino dei lavoratori delle aziende, cui sommare i poco più di 200 che da qui a fine anno matureranno i requisiti per la pensione: in questo modo si libereranno circa 400 posti a cui destinare i lavoratori della Gesip, la cui cassa integrazione scade lunedì 30 giugno.
Il sindaco Orlando in questi giorni dovrebbe incontrare il presidente della Regione per ottenere il via libera di Palazzo d’Orleans agli ammortizzatori sociali, dopo quello incassato dal ministero del Lavoro Giuliano Poletti: il problema però è capire se verrà avanzato una richiesta per sei mesi di Cig o per tre, eventualmente rinnovabili. La firma inoltre potrebbe non arrivare entro lunedì, ma entro i primi giorni di luglio, sempre però che i sindacati accettino la nuova cassa Cig.
Ma torniamo al bando per l’esodo incentivato. I lavoratori interessati potranno registrarsi sul sito del Comune, poi fino al 25 luglio il Comune vaglierà le istanze chiamando i lavoratori per la presentazione delle domande. Lo sportello dedicato è a Palazzo Palagonia ed è aperto dal lunedì al venerdì dalle 9.30 alle 16.30.
