CATANIA – Con qualche perplessità relativa al clima, giorno 26 dicembre la stagione sciistica si è aperta anche sull’Etna. A pochi giorni di distanza, riferisce Simone Lo Grasso – direttore infrastrutture della Funivia dell’Etna – si sarebbero registrati notevoli afflussi turistici sul versante settentrionale, mentre meno d’un centinaio di persone avrebbe finora utilizzato gli impianti sciistici di Nicolosi. “Abbiamo aperto tre impianti”, chiarisce il sindaco Rosa Maria Vecchio, “ma lo skilift di Monte Conca non è stato utilizzabile per la neve insufficiente, mentre per gli impianti più alti non ci sono difficoltà”.
Non solo sci alpino, però: su entrambi i versanti molti sono gli appassionati di sci alpinismo e di fondo, senza trascurare i classici giochi sulla neve che coinvolgono anche gli atleti più incalliti. “La tendenza, qui sull’Etna, è di integrare sci e attività escursionistica”, spiega Marisa Mazzaglia, presidente del Parco dell’Etna. “Risulta sempre notevole, nei turisti, l’impatto visivo dello sciare tra la vista del fuoco lavico e quella del mare”. Un paesaggio indubbiamente difficile da ritrovare altrove. Ma esistono dei punti deboli? Si direbbe di sì, e la questione degli impianti sciistici torna a farsi sentire: “Potrebbero essere gestiti diversamente”, afferma la Mazzaglia, “su entrambi i versanti gioverebbe ripensare le stazioni sciistiche potenziandone l’offerta in maniera sostenibile, riducendo l’impatto ambientale pur con un incremento di prestazioni. Se i comuni proponessero progetti al riguardo, il Parco potrebbe valutarli”.
Gli impianti rifatti nel 2001, viene detto, pur funzionando senza problemi sarebbero di concezione superata. Ma la questione impianti non si esaurisce qui: come riferisce Nino Borzì, sindaco di Nicolosi, un problema riguarderebbe la manutenzione e la revisione delle strutture: “Quest’anno abbiamo autorizzato la Funivia dell’Etna ad aprire i nostri impianti, che loro del resto detengono anche se la concessione risulta scaduta dal 2011. La Funivia sostiene che alla manutenzione dovrebbe provvedere il Comune, ma questo non è possibile se non restituiscono gli impianti”.
Complicazioni ulteriori. La proprietà dei terreni sui quali sorgono le strutture, divisa fra Comune, Funivia e vari privati; l’acquisto di alcuni di questi appezzamenti da parte del Comune di Nicolosi dovrebbe appianare la questione, ma ciò non potrà avvenire a breve. In merito alla revisione della seggiovia la Funivia dell’Etna S.p.A. ha redatto un documento di prossima divulgazione, nel quale esprimerà le proprie posizioni in merito.