Elezioni europee, Cuffaro "frutto proibito" e l'ipocrisia della politica

Cuffaro, il “frutto proibito” delle Europee e l’ipocrisia della politica

Commenti

    I partiti non avrebbero dovuto fin da principio accettare i voti di Cuffaro. Avere scontato la pena non ha cancellato il reato. Dovrebbe essere scaricato definitivamente. È inutile ricordare i martiri della mafia e avere dato a Cuffaro la possibilità di fare politica e di avere costituito un partito.

    Buonismi a buon mercato..

    Ipocriti !!!!!!!!!!
    Basta e avanza.

    Chi se lo tira a destra chi a manca, i voti fanno gola a tutti…

    Cuffaro, il frutto proibito, sta alla politica come la mela sta a Eva. Eva, avrà pure imparato, non mangia più la mela, e soprattutto non la offre a quel tonto di Adamo, i potenziali elettori che potrebbero, almeno questa volta, mangiare la foglia e fare pulizia in quel Paradiso molto terrestre che è il potere in Sicilia.

    Non fa paura cuffaro, fa invece paura che emerga una politica attenta alle persone e non alle lobby. Il sistema politico basato su PD e Forza Italia, gemelli nei riferimenti imprenditoriali siciliani e solo recentemente da FdI, ha paura di perdere sponsor e immaginette, utili per i loro scopi privatissimi.

    Un paletto, lo metteranno anche loro, aspetta e spera…

    Un condannato per mafia ma vai a quel paese

    Il minimo che si può fare lasciarlo fuori dai giochi… un conto è la riabilitazione, un conto è fare fine di niente

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Gli ultimi commenti su LiveSicilia

Ma veramente il senatore e il garante comunale o regionale dovevano svolgere un ruolo di garanzia e controllo in precedenza non intervenire a cose fatte. Tutto ciò evidenzia che non servono poi tanto i carcerati ,i carcerieri se la cantano e se la suonano da soli ,salvo poi intervenire a cose fatte . E i vertici regionali delle carceri ????? Buuu non pervenuti!!

E' sconcertante come Salvini, che tra parentesi prima era contrario al ponte, adesso si ostini a esserne paladino e costringendo il governo a continuare un immane sperpero di fondi pubblici, soldi dei contribuenti, per un opera dal fortissimo impatto ambientale, in un area a altissimo rischio sismico, sede di faglia, e sicuramente no n prioritario rispetto alle tante criticità del sud e della Sicilia in particolare. Un opera tra l'altro la cui fattibilità è un grosso punto interrogativo, confutata da stuoli di esperti del settore dell'ingegneria dei ponti. No al ponte, si alle cose che davvero servono.

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