Europee, Durigon (Lega) supera le polemiche e fissa l’obiettivo: 7%

Europee, Durigon (Lega) supera le polemiche e fissa l’obiettivo: 7%

Il commissario regionale parla anche della politica isolana

CATANIA – Sottosegretario al Ministero del lavoro ma, soprattutto, da ormai tre mesi commissario regionale della Lega. Il senatore Claudio Durigon ha lavorato in prima persona alla chiusura delle liste europee per Sicilia e Sardegna. L’obiettivo dichiarato è quello di racimolare, nella somma delle due isole, almeno il 7% dei suffragi. 

“Io qua in Sicilia ho trovato una grande classe dirigente: assessori e deputati regionali, sindaci – esordisce -. Tutti radicati sul territorio. Una classe dirigente preparata, forte e coesa. È vero che può esserci qualche divisione sulle preferenze ma l’obiettivo è quello di costruire qualcosa di positivo per una terra fantastica come la Sicilia”.

Contento su come avete chiuso le vostre candidature?

“Sono molto contento e fiero della Lega di Sicilia ed anche le candidature sono di rilievo. Quando si candida un senatore come Germanà che è vice capogruppo in Senato, quando si candida l’assessore uscente Turano, quando entra un eurodeputato come Stancanelli, quando abbiamo la Tardino che è nostra capolista che guida le donne con la Bonafede e la Reitano: dico che abbiamo una lista forte che mi fa ben sperare per poter fare un grande risultato. Ed abbiamo anche l’innesto dell’indipendente Vannacci”.

È preoccupato, invece, per le vicende extrapolitiche che si registrano dalle nostre parti?

“Assolutamente no. Sull’indagine di Sammartino, vedrete che avrà tempo e modo di dare le risposte adeguate alla magistratura. Parliamo di una situazione dalla quale, secondo me, potrà uscirne nel più breve tempo possibile. Per cui, non sono preoccupato e in taluni casi queste cose rafforzano. Poi, io sono garantista per natura: lo sono stato anche per Bari e per Torino dove forse c’erano evidenze anche diverse, figuriamoci qui dove, oggettivamente, parliamo del 2021”.

Eppure, all’interno della Lega ci sono anche visioni diverse come quella di Cantarella.

“Della Lega?”.

Certo, della Lega.

“Guardi, settimane addietro è stato fatto un direttivo regionale nel quale abbiamo chiesto la sua espulsione ai probiviri, e quindi non è più facente funzioni della Lega”.

Senta, veniamo al Ponte, che è un vostro cavallo di battaglia: ma a suo avviso che ne pensano i siciliani?

“Io penso una cosa: tante volte, pezzi di cittadinanza non sono state d’accordo su diverse questioni e poi si è visto quanto è stato importante realizzare quelle cose. L’alta velocità o le autostrade: innesti che potevano sembrare anche devastanti e che invece hanno portato agevolazioni importanti. Il Ponte non è importante solo per la Sicilia e la Calabria ma rappresenta la più grande struttura da fare in Italia. Una struttura che consenta all’Italia di rimanere nel G7 e dare impulso alla sua economia”.

Che idea di Europa avete in mente?

“Noi abbiamo un sogno che è quella di cambiarla questa Europa. Gli inciuci che abbiamo vissuto in questi anni tra Ppe e Pse che sono sigle che ci sembrano lontane dai cittadini e che governano oggi l’Europa, non hanno giovato agli interessi dei Pesi europei. Il centrodestra può, invece, mettere al centro l’interesse dei Paesi europei. Noi vogliamo e dobbiamo uscire dalle lobby europeiste”. 

Lei che è commissario della Lega in Sicilia, che giudizio dà sul governo regionale?

“È un governo che in mezzo a mille difficoltà sta dando risposte importanti con un presidente Schifani che sta facendo un ottimo lavoro. Anche la squadra è coesa: qualche volta sembra che vi sia qualche frattura ma la verità è che anche quello fa parte del gioco. Gli ultimi sviluppi legati al Fondo coesione fanno capire come questa giunta punti alla crescita: il mio voto è un 8 che può solo aumentare in futuro”.

Ormai che siete su binari diversi, mi dice cosa non è andato nel patto federativo con Raffaele Lombardo?

“Io non ho nulla da rimproverare a Raffaele Lombardo come lui non ha nulla da rimproverare a noi. Abbiamo accettato un patto federativo nel nostro interesse, com’è giusto che sia: dò il mio in bocca al lupo a Lombardo ma a casa della Lega decide la Lega”.

Che obiettivo percentuale avete fissato in Sicilia per le Europee?

“Credo che abbiamo una lista molto competitiva e credo sia alla nostra portata eleggere un rappresentante che dia riposte ai siciliani. O il 7% o l’8%: sicuramente vogliamo migliorare il risultato ottenuto alle politiche”.


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