VENEZIA – “La mia attrice del cuore e’ Monica Vitti. Con rispetto parlando la sento vicina come carattere e come indole e amo i suoi film drammatici, meravigliosi. E un’altra grande che mi piace è Isabelle Huppert. Ma certo, io sono consapevole di avere un’esperienza ancora minima”. Eva Riccobono si racconta in un’intervista all’Ansa. E’ la madrina della 70/ma Mostra del cinema di Venezia che si apre domani. ”Faro’ un discorso scritto da me, personale ma non tanto, non credo che al pubblico interessi sapere quanto amo il cinema o quello che provavo da bambina”.
E’ – ”è stata”, precisa lei con quella r moscia mista ad una lieve inflessione siciliana – una modella italiana nota in tutto il mondo e da qualche anno ha chiuso con le passerelle per dedicarsi al cinema. ”La mia più grande interpretazione e’ stata quella nel ruolo di Eva Riccobono modella, quella era un’altra persona molto diversa da me. Non a caso il mio cavallo di battaglia alla scuola di recitazione è ‘fare la bionda’, mi viene benissimo”, dice ironica la giovane siciliana che ha 30 anni e una madre tedesca che le ha regalato colori biondi e aspetto nordico.
E’ sulla terrazza dell’Hotel Excelsior, ”mi siedo – dice – così sembro meno spilungona”. Oddio, una alta 1.80 per 57 chili di peso e 40 di scarpe, non è che si possa chiamare diversamente. Jeans aderenti, giacca blu da uomo, maglietta lunga bianco candido e sleepers di camoscio blu, Eva Riccobono dice cose ‘umane’ che un pò non ti aspetti da una delle poche top italiane, tipo: ”non amo i vestiti, quando lavoravo come modella li interpretavo, ma a me non importa nulla. Odio stare con i tacchi, sono famosa per andare scalza in giro, alle feste c’è sempre un certo momento in cui tolgo le scarpe, sono una donna da ballerina, con le scarpe alte mi fanno male i piedi”.
Il curriculum, ”ne sono consapevole”, è piuttosto magro: “E la chiamano estate” di Paolo Franchi (il film scandalo del Festival di Roma), “Passione sinistra” di Marco Ponti, un piccolo esordio con Verdone in “Grande Grosso e Verdone” nel 2008. ”Ho appena finito di girare, diretta da Renato De Maria, “La vita oscena”. Ho altre proposte che, se sopravvivo a Venezia, esaminerò”. Paura per domani? ”Fino a ieri no, ora sì, presente quel rischio gaffe, impappinamenti? Diciamo che l’adrenalina sta prendendo il posto dell’incoscienza”.
Eva Riccobono si sente ”giovanissima”, e lo è avendo 30 anni, ”fossi rimasta modella sarei già morta di vecchiaia. A 23 anni sei già considerata tale. Per questo sono consapevole della grande occasione che mi è stata data come madrina di Venezia 70, avrò la possibilità, spero, di uscire dal clichè della modella algida e seriosa, quella era una maschera che mi ha anche difesa, ma io non sono così, piuttosto calda e solare, una cui piace cucinare e pure mangiare i piatti che fa”. In tanti hanno fatto a gara per vestirla domani sera, lei mantiene il riserbo sullo stilista e sul modello, ”è stato un colpo di fulmine e non ho avuto dubbi”(FONTE ANSA).