PALERMO – Oltre 200 lavoratori dell’indotto Fiat e Fincantieri, del comparto orafo-argentiero e delle concessionarie d’auto hanno protestato questa mattina sotto la sede della Fiom e della Uim, in via Albanese, per essere stati licenziati dalle aziende metalmeccaniche della provincia di Palermo.
“I lavoratori – scrivono in una nota i sindacati – hanno stigmatizzato l’uso distorto di risorse pubbliche, come è emerso dalle recenti inchieste che hanno coinvolto diversi politici e burocrati regionali, risorse che dovevano servire invece per lo sviluppo della regione”.
“Se tanti lavoratori disoccupati hanno perso il lavoro e non ne hanno trovato un altro è anche per responsabilità della classe politica che ci ha rappresentato – aggiungono – Seppure ci rendiamo conto che la nuova presidenza regionale ha ereditato anni di cattiva gestione della cosa pubblica, non si può esimere dalla responsabilità di dare risposte a tanti lavoratori che da gennaio aspettano ancora il pagamento dell’indennità di mobilità e la cassa integrazione in deroga”.