E così si chiude la vicenda degli ex Pip. Cala il sipario sulle proteste che per settimane hanno tenuto in scacco Palermo. Oggi è stato trovato l’accordo tra le sigle sindacali e la Regione, con il quale si sancisce il passaggio in carico dei 3.300 precari a Palazzo d’Orleans. Finisce anche la storia della Spo, la società che gestiva questo grande bacino di lavoratori.
Mercoledì prossimo – secondo quanto è stato dichiarato intorno al tavolo delle trattative – verrà inserito nella Finanziaria regionale l’emendamento che prevede lo stanziamento di trentasei milioni di euro annui, necessari alla contrattualizzazione degli ex Pip. Sempre per giorno 7 aprile è prevista l’individuazione della società regionale che dovrà assumersi la gestione della cifra stanziata, e che provvederà ai pagamenti degli stipendi.
Dalla fine di questo mese tutti quei lavoratori, che hanno fatto parte del capitolo Emergenza Palermo, abbandoneranno la secche del precariato. Entro il 30 aprile, infatti, dovrà essere votata a Sala d’Ercole la manovra di bilancio, con l’emendamento tanto sperato dagli ex Pip; mentre proprio quel giorno scade il finanziamento che teneva in vita la Spo. Tramontata quindi l’ipotesi di trasformare quest’ultima in società per azioni, il suo destino dovrà essere deciso dall’amministrazione comunale palermitana, ma verosimilmente si andrà alla liquidazione.
Il primo ad essere entusiasta dell’accordo è Mimmo Russo, consigliere a Palazzo delle Aquile nelle fila dell’Mpa e primo sostenitore della causa degli ex-Pip: “Dopo venti giorni di passione possiamo dirci soddisfatti. Il primo Maggio potrà finalmente essere festeggiato anche da questi lavoratori”. Poi l’assicurazione che da adesso le manifestazioni, che hanno provocato più di un disagio per le vie di Palermo, sono acqua passata: “Tutte le forme di protesta cessano qui. Ci scusiamo con tutti i palermitani, per quello che anche per noi è stato un calvario”.
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