Ex Pip al bivio: sussidio o Resais? | La decisione slitta al 20 dicembre - Live Sicilia

Ex Pip al bivio: sussidio o Resais? | La decisione slitta al 20 dicembre

Una manifestazione di ex Pip davanti all'Ars

La lettera del Dipartimento Lavoro. Nella società regionale, intanto, è emergenza liquidità.

PALERMO – Restare nel bacino col sussidio Inps o passare alla Resais. È bastata una lettera del Dipartimento regionale al Lavoro per mettere tutti gli ex Pip Emergenza Palermo in agitazione. Il testo, datato 15 novembre e firmato dal dirigente Francesca Garoffolo, parlava chiaro: la decisione va comunicata entro il 26 novembre. Solo undici giorni per decidere, quindi. Ma come affrontare questo bivio quando la legge che disciplina il passaggio è stata impugnata dallo Stato e, nonostante la resistenza della Regione, è ancora in bilico? La paura di molti oggi è quella di rinunciare al sussidio, uscire dal bacino, optare per Resais e poi ritrovarsi davanti a una porta chiusa. O peggio ancora: riuscire a entrare e poi venire rispediti fuori.

È scattata così la protesta e il Dipartimento è corso ai ripari facendo slittare il termine per l’opzione al 20 dicembre. Il passaggio sarà automatico per tutti i componenti del bacino, a meno di non comunicare l’intenzione di non voler transitare in Resais. Poco più di un mese, dunque, per “illuminare” meglio il percorso o mettere una pezza a una norma inserita frettolosamente nella scorsa Finanziaria, avversata dalle opposizioni, sin dalle origini a rischio impugnativa, ma che ad oggi, poiché approvata e pubblicata in Gazzetta, è vigente e va rispettata. Di conseguenza, le procedure per le assunzioni di questi lavoratori in Resais, società regionale che funziona come un contenitore, devono andare avanti.

Certo, i termini stabiliti dalla norma di assumere tutti entro il 31 dicembre sono ormai soltanto un miraggio. Considerando che in Resais non è ancora arrivato nemmeno “un pizzino” con una lista di nomi da assumere – ed era atteso entro luglio scorso -; considerando che gli ex Pip, a differenza di altri lavoratori transitati negli anni in Resais da altri rami dell’amministrazione regionale, non hanno una categoria professionale facilmente identificabile per cui bisogna ragionare sulla forma contrattuale con cui assumerli; e, infine, considerando che vanno sentiti i sindacati per delineare un piano degli ingressi, di tempo ne servirà per portare a termine il processo.

Per gli ex Pip non si tratta soltanto di scegliere se stare o andare, ma anche dove “conviene” stare o andare. Attualmente il sussidio mensile che percepiscono è di circa 800 euro netti, mentre in Resais le possibilità in esame sono due: un contratto part time da 18 ore settimanali per 600 euro circa netti mensili e uno da 24 ore settimanali per un compenso tra gli 800 e i 900 euro. Ma allo stato attuale si tratta soltanto di ipotesi.

E il problema della copertura finanziaria va analizzata e risolta al più presto, soprattutto alla luce del fatto che quest’anno i fondi stanziati in bilancio dalla Regione per Resais non bastavano per tutti i bacini e a rischio già adesso, prima ancora dell’attivazione del nuovo bacino, quello degli ex Pip, potrebbero esserci gli stipendi di dicembre e le tredicesime. 


Partecipa al dibattito: commenta questo articolo

Segui LiveSicilia sui social


Ricevi le nostre ultime notizie da Google News: clicca su SEGUICI, poi nella nuova schermata clicca sul pulsante con la stella!
SEGUICI