Ex Pip, nuove espulsioni | In 26 fuori dal bacino precari - Live Sicilia

Ex Pip, nuove espulsioni | In 26 fuori dal bacino precari

Una manifestazione di ex Pip davanti alla Presidenza della Regione

Nuovo provvedimento del dipartimento Lavoro della Regione. Esclusi altri 26 precari di "Emergenza Palermo". Russo: "Inutile giustizialismo".

la decisione della Regione
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PALERMO – Nuove espulsioni dal bacino degli ex Pip di “Emergenza Palermo”. Dopo la lista di 86 nominativi esclusi per aver superato il limite massimo di ventimila euro di reddito Isee familiare, la scure del dipartimento Lavoro cala su altri ventisei lavoratori che vengono dichiarati “decaduti” dal bacino di precari. Questa volta, però, alla base del provvedimento, che impedirà l’erogazione dell’assegno di sostegno al reddito di 832 euro, non ci sarebbero ragioni di natura fiscale ma penale. Nessuno dei 26, infatti, supererebbe la famigerata soglia dei ventimila euro annui di reddito familiare, introdotta nell’ultima Finanziaria regionale sotto la spinta del Movimento 5 stelle.

L’atto con cui la Regione dichiara “decaduti” i lavoratori non riporta alcuna motivazione ufficiale ma c’è chi, come Mimmo Russo, consigliere comunale e leader storico dei precari, non ha dubbi: “E’ un provvedimento assurdo e inutilmente giustizialista – dice -. Molti di loro non hanno subito condanne definitive e altri hanno comunque pagato il loro debito nei confronti della giustizia. Questo bacino di precariato è nato anche per dare una via d’uscita a chi in passato ha commesso degli errori, è normale che negli elenchi ci siano persone con questi problemi”. Le ragioni dell’esclusione andrebberro dunque ricercate in un’altra norma, inserita nella Finanziaria 2013: un piccolo comma che vieta l’erogazione del sostegno al reddito per i “responsabili di azioni contrarie all’ordine pubblico, al patrimonio e alle persone”. Dall’assessorato nessuna conferma. L’unica certezza è che anche per questi nuovi 26 lavoratori il tanto agognato assegno da 832 euro mensili non arriverà.

Intanto, i lavoratori espulsi per aver superato la soglia dei ventimila euro annui di reddito familiare, incassano il sostegno del deputato regionale del Pd Antonello Cracolici: “Non è accettabile che per restare nel bacino dei lavoratori Pip sia considerato il reddito familiare e non quello personale del lavoratore – dice -, chiederò al governo di modificare immediatamente questo provvedimento”.


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