Ex Province, Pd e M5s esultano: "Maggioranza sfaldata"

Ex Province, Pd e M5s esultano: “Maggioranza sfaldata”

Diventerà bellissima: "Approvata una norma insensata"

PALERMO – Opposizioni all’attacco all’Ars dopo il rinvio del voto sulle ex Province. “Il ddl sulle Province che è stato approvato oggi,  con il parere contrario del governo e dopo l’intervento accorato del capogruppo e dei componenti dello stesso gruppo parlamentare del presidente della Regione, mostra  chiaramente che il presidente non ha più una maggioranza, anzi è meglio dire che non può più contare sulla maggioranza con la quale si è presentato ai siciliani”, afferma il segretario regionale del Pd Sicilia Anthony Barbagallo intervenendo in aula subito dopo il voto al disegno di legge sul ‘Rinvio  delle elezioni degli enti di area vasta’. “Musumeci pare abbia dimenticato che la riforma delle province era un punto cruciale del suo  programma. – ha aggiunto Barbagallo –  Stasera, con il parere contrario del governo e l’intervento del capogruppo di Diventerà bellissima, abbiamo assistito allo sfaldamento della maggioranza.  Sulle province – ha aggiunto – abbiamo assistito all’ennesima ‘debacle’ del governo regionale  dopo quelle di altre riforme fondamentali  quali sono quelle dei rifiuti e dell’idrico. Il presidente Musumeci prenda atto del fallimento – ha concluso – e rassegni le dimissioni liberando la Sicilia ed i siciliani dal governo più inconcludente della storia regionale”.

Esulta anche il capogruppo dem, Giuseppe Lupo, per l’ok al suo emendamento che prevede di insediare entro 30 giorni dall’entrata in vigore della nuova legge le assemblee dei Liberi consorzi e le conferenze metropolitane di cui sono componenti tutti i sindaci facenti parte delle nove circoscrizioni provinciali. “L’insediamento delle assemblee dei sindaci, nelle more della riforma resasi necessaria alla luce della recente sentenza della corte costituzionale, – commenta Lupo – consentirà ai primi cittadini la partecipazione diretta al governo delle ex province”.

”Musumeci sempre più solo, plastica immagine di un governo ormai allo sbando”.  È questo  il  commento del M5S. “Musumeci, anche oggi assente in Aula – afferma il capogruppo Giovanni Di Caro – ha continuato a rinviare per quattro anni le elezioni  e adesso tenta di far passare la narrazione secondo la quale avrebbe voluto far votare i liberi Consorzi. Abbiamo visto che non è così, perché non ha nemmeno la maggioranza e l’episodio di oggi ne è una rappresentazione plastica. Una sola componente politica all’interno della stessa maggioranza si è dimostrata coerente con la linea del governo, mentre il resto della maggioranza oggi ha votato a favore del rinvio. Abbiamo cercato di correggere in corso d’opera il rinvio delle elezioni tour court, che così non avrebbe avuto senso. Dai capigruppo si è capito che la linea del governo è totalmente divergente dalla maggioranza”.

E’  passato l’emendamento, proposto dalla deputata regionale del Movimento 5 Stelle, Gianina Ciancio, che introduce una novità  nell’assetto dei Liberi Consorzi e delle Città metropolitane nell’attesa delle elezioni, non oltre agosto 2022. “La soluzione, individuata e condivisa dalle altre forze politiche – spiega Ciancio – prevede che il controllo e l’indirizzo politico degli enti di area vasta passino ai sindaci, che dovranno costituire le Assemblee dei liberi consorzi e le Conferenze metropolitane, dotandosi di un regolamento provvisorio per il loro funzionamento, ad esempio le maggioranze per le deliberazioni. Assemblee e Conferenze dovranno insediarsi entro trenta giorni dall’approvazione della legge. Si concluderà quindi la lunga stagione dei commissari che hanno gestito in toto questi enti. Si tratta chiaramente di un regime transitorio – commenta Ciancio – ma che copre un vuoto lasciato dal governo, finora incapace di proporre una soluzione mediata con la maggioranza”.

“La norma sulle ex Province approvata all’Ars è insensata e penalizzerà ancora di più la gestione del territorio. Per questo motivo Diventerà bellissima si è astenuta”. Lo afferma Alessandro Aricò, capogruppo di Db.

“Oggi in aula abbiamo chiesto e ottenuto il rinvio delle elezioni di secondo livello e tracciato la strada che auspicabilmente potrebbe portare, attraverso un disegno di legge su cui lavoreremo nelle prossime settimane, al ripristino delle elezioni dirette dei rappresentanti delle province. Questo garantirebbe maggiore rappresentatività ai territori, specialmente a quelle porzioni che attualmente soffrono per la condizione di abbandono delle strade, delle scuole e di alcuni servizi essenziali per la popolazione”. Così in una nota congiunta i due deputati della Lega, il Capogruppo all’Ars Antonio Catalfamo e il segretario provinciale del partito a Palermo Vincenzo Figuccia.
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