Fallimento Amia, parla Orlando:| "Chiedo scusa ai palermitani" - Live Sicilia

Fallimento Amia, parla Orlando:| “Chiedo scusa ai palermitani”

Dopo la decisione del tribunale in merito al fallimento dell'Amia, la municipalizzata che gestisce la raccolta dei rifiuti, il primo cittadino ha parlato in conferenza stampa: "Il fallimento era già noto. Chiedo scusa ai palermitani. Il Comune si impegnerà per garantire la regolarità della raccolta in città".

PALERMO – “Chiedo scusa ai palermitani e ai turisti per la vergogna alla quale sono stati sottoposti, io piango nel vedere questa città così sporca”. Nel giorno del fallimento dell’Amia, il sindaco Leoluca Orlando chiama a raccolta i giornalisti e, di fronte a telecamere e taccuini, si dice pronto a farsi carico dei lavoratori e dei servizi, curatori fallimentari permettendo, e chiede scusa ai palermitani per il mare di rifiuti in cui da giorni affoga la città.

“Siamo di fronte a un fatto di eccezionale gravità – ha esordito il sindaco – il fallimento della più grande azienda pubblica d’Italia, tra le partecipate di enti locali, costituisce sicuramente un grande rammarico, pensando che questa azienda 12 anni fa era un modello nel settore della raccolta dei rifiuti”. E il primo cittadino passa in rassegna, anzitutto, le responsabilità delle precedenti amministrazioni, sia ordinarie che straordinarie, capaci di accumulare 400 milioni di debiti e, nell’ultimo triennio, 90 milioni di passivo, su cui “sta indagando o, in seguito alla nostre denunce, indagherà la magistratura”.

Orlando definisce come “ampiamente annunciati” i due decreti di fallimento di Amia e Amia Essemme che sanciscono però anche una bocciatura dell’operato dei commissari: “Il loro mandato scadeva a luglio – dice il Professore – e il tribunale ha messo nero su bianco che ha preferito fermare l’amministrazione straordinaria perché non era più in grado di tamponare le perdite. Il tribunale aveva anche dato il via libera al concordato, ma nel frattempo la nuova azienda non ce l’ha fatta. La decisione in due tempi dei giudici è un atto da apprezzare”.

E adesso si apre la partita del dopo-Amia, cioè di cosa succederà da qui al 15 giugno e anche dopo. “Il Comune rispetterà la decisione del tribunale, peraltro scontata – ha continuato il sindaco – e per questo abbiamo detto e ribadiamo che, previ contatti con la curatela, porremo in essere tutti gli atti necessari alla continuità dei rapporti di lavoro e dei servizi”. I primi contatti telefonici ci sono già stati e nei prossimi giorni dovrebbe tenersi il vero e proprio incontro. Spetta ai curatori, infatti, decidere di concerto con il tribunale cosa fare dei servizi e del personale: l’ipotesi più accreditata è quella dell’affidamento, mediante l’affitto del ramo d’azienda, al Comune; la seconda, invece, prevede che sia Amia a continuare il servizio. Ma la prima è una strada quasi obbligata, visto che l’azienda da sola non ce la farebbe mai e che il servizio è comunque in capo a piazza Pretoria, che mette anche i soldi. Evetuali privati, infatti, rischierebbero di subentrare a un’azienda senza poter svolgere il servizio. Ma Orlando si è rivolto anche ai dipendenti delle due società, chiedendo senso di responsabilità: “Vogliamo rivolgere un invito ai lavoratori di proseguire il proprio impegno recuperando l’arretrato, che oggi marcia a 200 tonnellate al giorno. Siamo pronti a mettere i soldi, ma non certo per coprire ruberie e anche in questo i lavoratori ci devono aiutare”.

C’è poi il capitolo Bellolampo. Il 30 aprile, infatti, scadrà il termine ultimo per il conferimento in discarica dei rifiuti e il Comune spera nell’intervento del governo perché dichiari l’emergenza sanitaria e dia poteri speciali e straordinari sulla discarica. “Venerdì il governo non se n’è occupato perché ci sarebbero stati problemi con la controfirma del Capo dello Stato che andava eletto – ha spiegato il Professore – oggi fortunatamente l’abbiamo. Ma se anche ciò non accadesse, metteremo in campo ogni azione per coprire il lasso di tempo che va da maggio a luglio quando sarà pronta la sesta vasca”. Il sindaco si è detto pronto anche a firmare un’ordinanza speciale per individuare, all’interno della discarica, nuove aree utilizzabili per lo stoccaggio dei rifiuti, e uno speciale gruppo di lavoro da giorni è all’opera per questo con il coinvolgimento della Regione e delle autorità competenti. “Quando avremo la piantina completa – ha continuato – firmerò l’ordinanza per consentire di dare ai mezzi dell’Amia un sito dove scaricare i rifiuti evitando i trasporti fuori Palermo che comporterebbero ingenti costi e ritardi nella raccolta. Se manteniamo i nervi saldi, riusciremo a sbloccare tutta una serie di pratiche come la raccolta differenziata e la razionalizzazione dei lavori dell’azienda. Il 30 aprile arriverà per tutti, ma siamo fiduciosi nell’attenzione del governo nazionale e di quello regionale con cui stiamo lavorando proficuamente”.

 

 

Il sindaco Leoluca Orlando parla a Palazzo Galletti della situazione che riguarda Amia, la municipalizzata dichiarata fallita oggi dal tribunale di Palermo fallita.

LA NOSTRA DIRETTA

16:52 “L’incontro è imminente, alcuni dei curatori non risiedono nemmeno a Palermo. Una telefonata comunque c’è gia’ stata. Non faremo nulla per creare danni ai creditori, ma il Comune non ne risponderà anche se socio unico. La curatela se non si rivolgerà al Comune farà in proprio. L’azienda aveva accumulato oltre 400 milioni di debiti, negli ultimi 3 anni 90 milioni di perdite. Il tribunale ha ritenuto di sospendere l’amministrazione straordinaria che poteva durare fino al 27 luglio”.

16:48 “A Foggia hanno risolto il problema affidandolo a Bari. Ai dipendenti dico di impegnarsi per continuare i servizi, ma devono siutarci a eliminare sprechi e ruberie. Faremo presto un incontro con le organizzazioni sindacali, ma dopo quello con la curatela orlando: L’incontro è imminente, alcuni dei curatori non risiedono nemmeno a Palermo. Una telefonata comunque c’è gia’ stata orlando: Non faremo nulla per creare danni ai creditori, ma il Comune non ne rispondera’ anche se socio unico. La curatela se non si rivolgerà al Comune farà in proprio”.

16:43 “Stiamo recuperando 200-400 tonnellate al giorno di arretrato. Mentre in alcune zone continua il servizio ordinario, in altre ci sono dei cumuli che sono l’arretrato orlando: Siamo pronti ad affrontare una gestione diretta del servizio, che passa però da alcuni vincoli legislativi che possono essere rimossi dall’attenzione del governo nazionale. Abbiamo seguito la vicenda passo passo col prefetto, la prima telefonata che ho fatto è stata a lui. Gli ho detto che avrei confermato l’impegno dell’amministrazione comunale alle eventuali richieste della curatela”.

 

16:40 “Se manteniamo i nervi saldi, riusciremo a sbloccare tutta una serie di pratiche come la raccolta differenziata e la razionalizzazione dei lavori dell’azienda. Su Bellolampo lavoriamo in grande sintonia con la Regione. Ho incontrato lunedi’ scorso il ministro dell’Ambiente Crini e con il direttore generale Pernice a cui abbiamo rappresentato le situazioni dell’azienda e abbiamo ottenuto da parte del governo attenzione all’attuale emergenza. Il governo, convocato venerdi’, non ha potuto adottare provvedimenti di rilievo perché c’era il problema della controfirma del capo dello stato. Oggi il presidente della Repubblica c’è e chiediamo al governo se ritiene di dover aiutare Palermo. Siamo convinti che ci sara’ una grande attenzione del governo, il 30 aprile arrivera’ per tutti e in caso che non arrivino provvedimenti, lo farò io secondo l’articolo 191”.

16:38 “Per coprire lo spazio che va da maggio a luglio, abbiamo creato un tavolo con Arpa, Comune, Provincia, Regione e Palermo ambiente e vigili per individuare delle aree a Bellolampo per le quali un sindaco può disporre il temporaneo utilizzo. I tecnici stanno individuando i siti possibili, quando avremo la piantina completa firmerò l’ordinanza per consentire di dare ai mezzi dell’Amia un sito dove scaricare i rifiuti evitando i trasporti fuori Palermo che comporterebbero ingenti costi e ritardi nella raccolta. La mia giunta è tutta presente a conferma del nostro impegno per l’emergenza. Abbiamo programmi di applicazioni tecnologiche avanzatissimi, siamo in attesa di conoscere la posizione della curatela fallimentare e provvederemo a fare il nostro dovere pulendo la citta’ e spazzando le strade abbiamo appostato in bilancio le risorse necessarie, ma certo non per sprechi e ruberie”.

16:36 “Su Bellolampo abbiamo posto in essere quanto necessario per evitare il capestro del 30 aprile. In base a una ordinanza del precedente governo regionale, non può essere più utilizzata da maggio. Con una ordinanza a mia firma, abbiamo provveduto a ordinare la raccolta differenziata più importante possibile e che si possa continuare, d’intesa con la Regione, a utilizzare la discarica fino al 30 aprile. Se non intervenissero altri provvedimenti el governo nazionale, dovremo trovare soluzioni per arrivare fino a luglio, quando sara’ pronta la sesta vasca”.

16:33 “Il Comune si assumerà tutte le sue responsabilità sul funzionamento dell’Amia. Dopo aver chiesto scusa ai palermitani per le condizioni della citta’, frutto dell’amministrazione ordinaria e straordinaria, vogliamo rivolgere un invito ai lavoratori di proseguire il proprio impegno recuperando l’arretrato. Abbiamo gia’ avviato un contatto con la curatela fallimentare in attesa di un incontro”.

16:30 “Il tribunale aveva approvato il concordato, ma nel frattempo la nuova società non era più in grado di funzionare. Avevamo detto che non c’era alternativa al fallimento. La decisione del tribunale è stata presa in due tempi ed è un atto da apprezzare perché ha chiuso la vicenda dei commissari e poi sancito il fallimento”.

16:27 “Dodici anni di mala amministrazione e ruberie confermati da procedimenti già avviati e altri che poitrebbero arrivare dopo le nostre denunce. In questi anni si sono succeduti amministratori inadeguati a guidare l’azienda, io chiedo scusa ai palermitani per la vergogna a cui siamo stati sottoposti da questa cattiva gestione”.

16:23 “Siamo in presenza di un fatto grave, il fallimento della piu’ granbde azienda pubblica d’italia (tra le partecipate di enti locali) costituisce sicuramente un grande rammarico, pensando che questa azienda 12 anni fa era unmodello nel settore della raccolta dei rifiuti”


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