Dopo due serate in cui è risultato impeccabile sotto ogni punto di vista, Pierfrancesco Favino è incappato nel suo primo scivolone. Durante la terza serata del 68esimo Festival di Sanremo, l’attore romano si è calato nei panni di Steve Jobs inscenando una gag in lingua americana. A doppiarlo in italiano è stato il regista Rolando Ravello, tra i protagonisti del DopoFestival.
“Molti si lamentano del Festival della canzone italiana, ma dopo essere stato all’Eurofestival devo dire che non dovete più lamentarmi”, ha detto Favino mostrando un’immagine di Conchita Wurst, la transgender con la barba che si è aggiudicata l’Eurovision Song Contest nel 2014.
Una battuta infelice che i telespettatori non hanno gradito al punto che qualcuno ha tacciato Favino di omofobia via social. “Che problemi hanno gli autori con Conchita? Provinciali”, “Ma la battuta su Conchita Wurst chi l’ha scritta a Favino? Adinolfi o Gasparri?”, “Scusate ma la battuta su Conchita Wurst era vergognosa”, “#Favino chiedi scusa perché nessuna personaha riso del tuo squallido siparietto #omofobo!!!”, sono alcuni commenti lasciati su Twitter. Al momento l’attore ha scelto la strada del silenzio.