Fdi Sicilia, l'inchiesta. Sbardella: "Non mi faccio influenzare"

Fdi Sicilia, l’inchiesta, la politica. Sbardella: “Da noi il massimo rigore”

Commenti

    Massimo rigore? Mi sa che il penalty non andrà in porta.

    Cambiate la classe dirigente che vi ha portato a questo disastro. Smettete di privilegiare militanza piuttosto che merito. Mettete preferenze piuttosto che liste calate dalle segreterie. Insomma volete mantenere l’elettorato o attirare nuovi cittadini al partito? Il lavoro necessario è chiaro.

    Egr.commissario Sbardella di FDI,parla di rigore,se voi permettete tutto non rispettando lo statuto e la linea politica dettata dalla Presidente consentendo a Vostri amici di convivere con la sinistra contro il centro destra e facendo perdere al centro destra la Presidenza del libero conorzio comunale della provincia di Trapani senza nessun collegamento con la politica locale, di quale rigore politico parla se non succede nulla , e prendete provvedimenti con chi contesta questa linea,forse sconosce la militanza e la linea politica di FDI.

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“ Quando arriverà un Natale di rinnovamento autentico per noi siciliani?” Arriverà quando i siciliani smettono di pretendere favori. Arriverà quando i siciliani smettono di credere che le regole si applicano al vicino e non a se. Arriverà quando i siciliani TUTTI pagano le tasse. Arriverà quando i siciliani smettono di sporcare ovunque trattando l’isola come fosse una discarica. E’ molto semplice…..qui ci comportiamo male

Cateno De Luca è all'ennesima giravolta. Per un anno ha puntato su Schifani, rivedendo radicalmente i suoi giudizi sul presidente e la coalizione che lo sostiene (internet da questo punto di vista è micidiale, perchè è tutto lì) e poi, avendo in precedenza taciuto su quella relativa a Galvagno e ad Amata, dopo la vicenda Cuffaro ha dovuto prendere atto del grave errore strategico commesso e, incalzato da La Vardera, ha provato a caratterizzarsi nuovamente come opposizione. Nel frattempo ha creato un nuovo Movimento e ha perso metà del consenso che riscosse alle passate elezioni. Il che rappresenta la pietra tombale sul sogno di diventare un giorno il "sindaco di Sicilia". Certo, nessuno gli toglierà la poltrona da deputato all'Ars, perchè da quel punto di vista ha ancora i voti per coglierla, ma il resto è stato ormai archiviato dai troppi errori commessi (vedasi pure elezioni a Monza-Brianza ed europee) e dall'incapacità di lavorare per il lungo periodo mettendo da parte nel breve l'ego smisurato che lo caratterizza dal punto di vista politico.

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