MARSALA (TP) – Il pescatore sessantatreenne di Castelvetrano, Ernesto Favara, arrestato la vigilia di Natale per l’omicidio della giovane moglie Maria Amatuzzo, di 29 anni, è già sotto processo, davanti il Tribunale di Marsala, per lesioni, minacce e maltrattamenti in danno della stessa donna. I fatti contestati risalgono al 2021.
Il processo
Il processo (prossima udienza il 26 gennaio) è scaturito dalle denunce della vittima, che poi non si è costituita parte civile, forse per paura. Adesso, però, il padre della donna, assistito dall’avvocato Vito Daniele Cimiotta, ha deciso di costituirsi parte civile anche in questo procedimento, in qualità di danneggiato dal reato invece della figlia ormai defunta. “Non risulta al vero – evidenzia, intanto, l’avvocato Cimiotta – la circostanza che era emersa circa la remissione della querela della povera Maria Amatuzzo, tanto che da quelle denunce nasce questo primo giudizio a carico dell’ex marito. Tale costituzione ci sarà utile anche nel processo per l’omicidio”.
Consulenza psicologica
In quest’ultimo procedimento, il legale ha deciso di avvalersi della consulenza della psicologa forense Roberta Bruzzone. Maria Amatuzzo è stata uccisa con 12 coltellate all’interno dell’abitazione in cui fino a poco tempo prima viveva con il marito, che lei, a quanto pare, aveva deciso di lasciare. Ernesto Favara fu bloccato dai carabinieri, avvertiti da alcuni vicini di casa che avevano sentito le grida, mentre era in strada con il coltello sporco di sangue ancora in mano.