Ferrandelli: "Vinco al primo turno" - Live Sicilia

Ferrandelli: “Vinco al primo turno”

Palermo 2012
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“Orlando? Faccia il padre nobile, non il dinamitardo”. Fabrizio Ferrandelli parla per la prima (VIDEO DI IRMA ANNALORO)  volta da “vincitore ufficiale” delle primarie. Dopo la decisione dei garanti di ieri sera, infatti, è lui il candidato unico di un centrosinistra in guerra durante tutto il periodo che ha preceduto la consultazione del 4 marzo. Primarie definite “inattendibili” anche ieri, però, da Italia dei valori, verso cui Ferrandelli lancia un invito: “Si rispetti la decisione dei garanti, si rispettino i trentamila che hanno partecipato alle primarie, si rispetti la città”. Già, perché adesso, secondo Ferrandelli, “è il momento di proiettarsi verso il governo di Palermo”.

La campagna elettorale di Ferrandelli così, (ri)parte dai “quartieri, dalle borgate, dai condomini”, dove l’ex Idv ha costruito la sua vittoria alle primarie, da ieri sera una vittoria “vera”: “Ho sentito il segretario provinciale del Pd Enzo Di Girolamo – ha detto Ferrandelli – che ha manifestato la necessità di riunire il tavolo del centrosinistra per capire come cambiare davvero la città. Un invito rilanciato anche da Sel”.

Insomma, se c’è rottura, è solo con Leoluca Orlando: “Il mio auspicio – precisa Ferrandelli – è quello di unire più teste, non di tagliarne qualcuna. Certo, nessuno deve macchiarsi della colpa di tradire trentamila votanti delle primarie”. Poi, ecco il riferimento diretto a Orlando: “Comprendo benissimo – dice Ferrandelli – che perdere di poche decine di voti possa bruciare, ma bisogna andare oltre, così come hanno fatto già Antonella Monastra e Rita Borsellino che hanno riconosciuto il risultato. Le incontrerò nei prossimi giorni”.

Non ha ancora parlato con Davide Faraone, invece, il candidato sindaco del centrosinistra: “No, non ci siamo sentiti. Aspetto che lo faccia lui”. Già, perché il vincitore è Ferrandelli: “So che è ovvio, ma forse è il caso di precisare – affonda – che il sottoscritto aveva non solo il diritto di partecipare alle primarie, ma anche il diritto di vincerle. E io adesso rispetterò i patti sottoscritti con gli alleati”. Quindi nessun accordo con l’Mpa, nemmeno in vista del ballottaggio: “Io parlo alla gente. La gente non appartiene ai partiti. È il momento di capirlo”. E lui, la gente la “incontra ogni giorno, conosco i loro problemi. Sono convinto che il voto disgiunto mi darà ragione e che vincerò al primo turno”.

Una convinzione che si basa anche sulla valutazione del peso politico degli avversari: “Costa – dice Ferrandelli –  si presenta come un volto nuovo, ma i suoi ricettori di voti sono sempre gli stessi che hanno portato alla distruzione della città: Tantillo, Campagna”. Su Aricò, invece: “Dice di essere in discontinuità con Cammarata, pur essendo stato un suo assessore. Per non parlare della Caronia, che è stata addirittura vicesindaco. Del resto, in campagna elettorale a volte si sparano grosse”.

Ma di candidato, ne potrebbe spuntare uno nuovo. Scelto da Orlando. Magari per “dare fastidio” allo stesso bacino elettorale di Ferrandelli: “Orlando – conclude Ferrandelli – ha una grande storia politica e personale. Credo che debba metterla al servizio di Palermo, agendo da padre nobile e non da dinamitardo. Ma se disattende gli accordi, non fa altro che tradire la città”.


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