Festa della Polizia al Massimo |"Lotta alla mafia è la priorità" - Live Sicilia

Festa della Polizia al Massimo |”Lotta alla mafia è la priorità”

La cerimonia stamattina. In calo il numero di scippi e rapine. FOTOGALLERY

PALERMO – Un calo delle rapine e degli scippi, sequestri di beni e danaro alle organizzazioni criminali per milioni di euro, la Polizia di Stato ha tanti motivi per festeggiare oggi in occasione dei suoi 165 anni. “Esserci sempre”, questo il motto con cui il corpo della Polizia ha deciso di veicolare il messaggio e i risultati della proprio azione alla cittadinanza. Oggi la Polizia sfila in città e sceglie di celebrare se stessa e i suoi martiri al teatro Massimo di Palermo. Alla cerimonia hanno partecipato il questore di Palermo Renato Cortese, il prefetto Antonino Cufalo, il procuratore Francesco Lo Voi, il procuratore generale Roberto Scarpinato, il presidente del tribunale di Palermo Salvatore Di Vitale, insieme a tanti agenti in rappresentanza dell’intero corpo e alle famiglie di alcuni agenti caduti sotto gli attacchi mafiosi, comprese alcune vedove degli agenti di scorta dei giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. La cerimonia si è aperta con i messaggi del Capo dello Stato Sergio Mattarella, del ministro degli Interni Marco Minniti e quello del Capo della Polizia Franco Gabrielli, a cui sono seguite le parole del questore Renato Cortese.

Il Capo dello Stato ha sentito il dovere di ringraziare le forze di polizia perché “con il loro servizio hanno contribuito al soccorso e al sostegno delle popolazioni così gravemente colpite dal terremoto”, Mattarella ha ricordato anche tutte le energie spese per la lotta allo sfruttamento connesso all’immigrazione e non ultimo per l’impegno profuso per la lotta al terrorismo. Anche il ministro Minniti ha voluto celebrare le forze di Polizia “che tanto hanno fatto per la lotta alla delinquenza”, soffermandosi soprattutto su quegli agenti che hanno perso la vita per servire lo Stato. “Quest’anno abbiamo deciso di uscire dai nostri palazzi per celebrare questa importante ricorrenza nelle piazze – sottolinea Gabrielli nel suo messaggio – per cercare di combattere quel senso di insicurezza che attanaglia i cittadini nonostante il calo di episodi criminali”.

Dal palco del Massimo parla il questore Renato Cortese che ricorda l’inizio della sua carriera “proprio all’indomani delle stragi. Da allora tanto è stato fatto per la lotta alla criminalità organizzata, ma la lotta alla mafia qui in Sicilia rimane per noi una priorità assoluta”.

In piazza Verdi sono stati allestiti diversi gazebo dove i più curiosi avranno la possibilità di vedere da vicino le attrezzature delle diverse divisioni della Polizia, come quello della scientifica o quello dei poliziotti a cavallo. E ancora i più curiosi potranno vedere i mezzi acquatici con i cui operano gli agenti, i mezzi moderni tra cui auto, moto e mezzi blindati per poi infine fare un salto nel passato e ammirare camionette, moto e fuoristrada d’epoca.

LA NOTA DI ORLANDO
Il Sindaco Orlando, anch’egli presente al Teatro Massimo, ha espresso “l’apprezzamento e la gratitudine della città per l’impegno costante e quotidiano di tante donne e tanti uomini della Polizia di Stato a Palermo nella lotta ad ogni forma di illegalità e, in particolare, alla criminalità mafiosa, che ha subito duri colpi grazie al lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine”. Orlando ha poi dichiarato, facendo riferimento alle parole proferite oggi dal Questore: “L’intervento del Questore conferma commozione e rabbia per le tante vittime della violenza, in una città un tempo governata dalla mafia che assumeva il volto di istituzioni, rendendo pericoloso ed isolato l’impegno di quanti nelle istituzioni si opponevano alla palude criminale politica affaristica mafiosa. L’intervento del Questore segnala la nuova stagione di Palermo, città capitale della cultura e, nel condividere apprezzamento per i risultati raggiunti, invita – come in tanti invitiamo – a non abbassare la guardia, per evitare che la palude politico affaristica mafiosa possa tentare di tornare a governare la nostra città'”.

 


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