Festa: "I ragazzi danno tutto" |Dessena: "Fa male per la gente" - Live Sicilia

Festa: “I ragazzi danno tutto” |Dessena: “Fa male per la gente”

Scoramento e tristezza nell'ambiente rossoblu, dopo la sconfitta contro il Palermo. Un ko che ha certificato la matematica retrocessione del club sardo in serie B, dopo undici anni di militanza nel massimo torneo.

la retrocessione del cagliari
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CAGLIARI – Undici anni di Serie A terminati con una sconfitta. Proprio la squadra con cui il Cagliari era tornato a braccetto nella massima serie nel 2004, il Palermo, ha condannato i sardi alla discesa negli inferi. Una giornata triste per il calcio isolano, come sottolinea il tecnico Gianluca Festa in sala stampa: “Abbiamo iniziato bene, ma senza segnare si fa fatica. Non posso rimproverare nulla ai miei ragazzi, a fine partita erano esausti, il dispiacere per la retrocessione però è enorme. Se per me dovesse arrivare la riconferma sarebbe un onore, d’altronde quanto fatto quest’anno non è tutto da buttare. Le responsabilità vanno divise fra tutti, dentro lo spogliatoio si sono persi i punti di riferimento ma non siamo stati presuntuosi”.

Il rammarico si legge anche nelle parole di Luca Rossettini, autore dell’errore difensivo che è costato il gol di Vazquez: “Stasera ci sono stati tanti errori e tante occasioni sprecate. Per tutto l’anno c’è mancata brillantezza, oggi ci abbiamo provato e per questo siamo amareggiati. I troppi cambi, sia di allenatori che di giocatori, non hanno giovato alla squadra. Non dimentichiamo inoltre che ci sono tanti giovani, queste cose possono avere influito. Abbiamo speso energie per un lavoro che non ha portato frutti, anche se in questo periodo abbiamo buttato il cuore oltre l’ostacolo. Mi sento responsabile e se ci sono i presupposti giusti resterò qui anche in Serie B”.

Amareggiato, infine, anche Daniele Dessena, uno degli ultimi ad arrendersi nella disfatta del Sant’Elia contro il Palermo: “Abbiamo commesso tanti errori, oggi non c’è nessuno da salvare e l’unica cosa che mi fa male è vedere il dispiacere della nostra gente. Speravo di rinviare il verdetto fino alla fine, ora dobbiamo andare avanti e riscattarci. Io sento questa maglia addosso, a Cagliari mi sono sempre salvato soffrendo e con maggiore umiltà avremmo potuto fare meglio. Questa stagione è nata male, noi rappresentiamo la Sardegna e questo ci duole ancor di più. Non mi interessa essere capitano per restare qui, tengo solamente a questa maglia”.


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