Palermo, Festino di Santa Rosalia dedicato alla bellezza

Festino 2025 dedicato alla bellezza, Lorefice: “Coltivarla dentro”

Lagalla: "Spettacolo innovativo"
PALERMO
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PALERMO – La bellezza è il tema del Festino di Santa Rosalia numero 401: è stato annunciato questa mattina, nel corso della conferenza stampa tenutasi presso il salone Lavitrano del Palazzo Arcivescovile di Palermo. Un festeggiamento che intreccia, come di consueto, il programma religioso della Curia con i festeggiamenti organizzati dal Comune di Palermo per i palermitani e i numerosi turisti attesi nelle prossime ore. Quest’anno il Festino proporrà un racconto inedito su Rosalia che si snoda in cinque tappe e avvolgerà il Cassaro in un racconto fatto di musica, canti, luci.

Lagalla: “Spettacolo innovativo”

“Dopo lo straordinario spettacolo dello scorso anno, grazie a cui il Festino di Santa Rosalia è stato premiato al BEA WORLD GRAND PRIX 2024 come terzo evento al mondo e ha attratto oltre 350mila visitatori, abbiamo deciso di offrire alla città uno spettacolo innovativo, realizzato con tecnologie digitali all’avanguardia, all’altezza di un evento divenuto di interesse internazionale – ha affermato il sindaco di Palermo, Roberto Lagalla -. Questo obiettivo è stato raggiunto grazie anche al lavoro di promozione portato avanti negli ultimi mesi con il tour della mostra sul Festino, che ha già fatto tappa a Pechino e a Malta e proseguirà con Londra, Washington e nel 2026 potrebbe anche sbarcare in Giappone con le immagini vincitrici del nuovo Concorso”.

Lagalla ha poi aggiunto: “Ringrazio la Curia di Palermo e l’Arcivescovo Lorefice per la condivisione del messaggio di bellezza e speranza che anche quest’anno vuole trasmettere il Festino alla comunità, il prefetto Mariani e il Comitato di Ordine e sicurezza, le società partecipate del Comune per il supporto nella realizzazione della manifestazione e tutte le associazioni di Protezioni civile e di volontariato che saranno al lavoro per garantire lo svolgimento in sicurezza degli spettacoli”.

Lorefice: “Coltivare dentro la bellezza”

“La bellezza questa città non la recupera se non ritorniamo a coltivarla dentro – ha ricordato l’arcivescovo di Palermo, monsignor Corrado Lorefice -. Credo che il messaggio, che non dobbiamo dimenticare, di Santa Rosalia, è che non ci può essere bellezza nella città se ognuno non la ritrova dentro la ricerca del bello. Credo che il messaggio di quest’anno sia proprio questo: scuotere le coscienze, Rosalia è una bella donna che contribuisce a rendere la città libera dal male”.

“Oggi – ha continuato – il messaggio deve essere questo: tornare a dare spessore alle nostre coscienze umane. Tutti, ognuno per quella che è la propria responsabilità che ha all’interno della città. Il messaggio più vero però – sottolinea – è che Rosalia ci dice che non possiamo avere una città bella, se tutti non ci rimettiamo in trotta nella ricerca del bello. Per questo ci vuole una grande coscienza, una coscienza civile. Questo è il grande messaggio ed è la sfida che ci da Rosalia”.

Cannella: “Un viaggio inedito”

“Quest’anno il Festino coinvolgerà lo spettatore in un viaggio inedito di bellezza che, per la prima volta, farà una tappa aggiuntiva di fronte Palazzo Riso – le parole dell’assessore comunale alla Cultura Giampiero Cannella -. Sono stati coinvolti attori di caratura internazionale ma, soprattutto, con grande orgoglio, imprese e artisti del territorio affermati a livello nazionale. Lo spettacolo narra, attraverso la storia di Rosalia, la capacità di Palermo di essere città in continuo mutamento che si nutre delle ferite trasformandole in forza e le difficoltà in nuova energia, alimentando una bellezza viva e fertile”.

“Lo strumento di narrazione sarà la luce che, grazie alla incredibile capacità di rappresentazione, libera dall’oscurità restituendo ordine, speranza e bellezza – ancora Cannella -. Inoltre, a partire da domani, avrà inizio un calendario di eventi che ci accompagnerà alla notte del 14 luglio, attraverso iniziative itineranti dei quartieri della città, dal centro alle periferie, per raccontare Rosalia attraverso l’arte, la poesia, la musica e la danza. Infine, tengo a ringraziare il Centro Sperimentale di Cinematografia che ci affiancherà nelle riprese del backstage del Festino per raccontare il grande lavoro dei creativi, degli artisti e delle maestranze che permettono la realizzazione dell’evento”.


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