La Sicilia premiata a Venezia con un riconoscimento speciale della giuria alla 76esima edizione della mostra cinematografica, con La Mafia non è più quella di una volta del regista palermitano, Franco Maresco. Una pellicola vincente per l’innovativo linguaggio cinematografico narrativo e il grottesco.
Una singolare mescolanza di generi che riprende una realtà, quella mafiosa, trattata su diversi piani con personaggi e situazioni apparentemente surreali ma con estrema libertà di linguaggio. A ritirare il premio speciale della giuria internazionale, il produttore Rean Mazzone, (in assenza di Franco Maresco, che ancora una volta “ha snobbato Venezia”). Sui tre film italiani in concorso un altro riconoscimento è andato all’Italia. La Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile all’attore, Luca Marinelli, per il film Martin Eden.Assegnati dalle cinque giurie internazionali nel corso della Cerimonia di premiazione i premi principali del festival del cinema di Venezia, il Leone d’oro per il miglior film: Joker, di Todd Philips. Ji Yuan Tai Qi Hao, ha vinto il premio per la Miglior sceneggiatura, per No. 7 Cherry Lane, Ariane Ascaride che recita in Gloria Mundi ha vinto la Coppa Volpi per la miglior attrice; Luca Marinelli, che recita in Martin Eden, quella per il miglior attore. Roman Polanski ha invece vinto il Gran premio della giuria, per il film J’accuse.
Il film vincitore del Leone d’oro ha come protagonista Joaquin Phoenix, che interpreta il famoso antagonista di Batman. Il film è ambientato nel 1981 e racconta come un certo Arthur Fleck, un comico squattrinato di Gotham City, divenne Joker. Uscirà nei cinema italiani il 3 ottobre. Leone d’argento per la miglior regia: Roy Anderson, per il film About Endlessness
Coppa Volpi per la miglior interpretazione femminile: Ariane Ascaride, per il film Gloria Mundi
Coppa Volpi per la miglior interpretazione maschile: Luca Marinelli, per il film Martin Eden.
Miglior sceneggiatura: No. 7 Cherry Lane, di Ji Yuan Tai Qi Hao
Premio Marcello Mastroianni (a un attore emergente): Toby Wallace, per il film Babyteeth
Premio speciale della giuria: La mafia non è più quella di una volta, di Franco Maresco
Miglior film della sezione Orizzonti: Atlantis di Valentyn Vasyanovych
Premio Leone del futuro per la miglior opera prima: You will die at twenty di Amjad Abu Alala. Una cerimonia conclusiva in grande stile, al Palazzo del Cinema al Lido, cuore pulsante della kermesse, alla presenza di grandi star internazionali e giornalisti da tutto il mondo. Ancora una volta Venezia con l’edizione 2019, ha costituito punto di riferimento per la cinematografia internazionale. Naturale e spontanea la giovane madrina, l’attrice Alessandra Mastronardi, icona di stile rigoroso, “educato” e per bene checon disinvoltura si è contraddistinta per tutta la durata del festival. Il 2019 è stato un anno d’oro al Lido di Venezia, con più di 21 film in concorso e quelli fuori competizione. Otto le sezioni: Venezia 76, Fuori Concorso, Orizzonti, Venezia Classici, Sconfini, Biennale College – Cinema, Venice Virtual Reality e un Evento Speciale. La giuria che ha assegnato i premi più importanti era composta dalla regista argentina Lucrecia Martel (presidente), accompagnata dal critico Piers Handling, la regista Mary Harron, l’attrice Stacy Martin, il direttore della fotografia Rodrigo Prieto e i registi Shin’ya Tsukamoto e Paolo Virzì. Una cerimonia di premiazione che rischiava di non aprirsi a causa di 300 militanti del movimento No Grandi Navi che hanno portato sul tappeto rosso striscioni e manifesti con cui hanno coperto i loghi della Mostra.