MI CHIEDO CHE DEVOZIONE E' MANGIARE UN PEZZO DI ROSTICCERIA ( L'ARANCINA ) PANATA DA PANGRATTATO, quindi pane ....................... PALERMO CITTA' DEVOTA

MI CHIEDO CHE DEVOZIONE E' MANGIARE UN PEZZO DI ROSTICCERIA ( L'ARANCINA ) PANATA DA PANGRATTATO, quindi pane ....................... PALERMO CITTA' DEVOTA
Sono una mamma con 2 figli all'università, uno spera nella borsa di studio per avere un aiuto importante ed invece ci ritroviamo sempre con un pugno di mosche in mano. Poveri studenti,poveri genitori che fanno sacrifici enormi per fare studiare i propri figli nella speranza di dare loro un futuro migliore. Sono molto delusa e dispiaciuta per il nostro Bel Paese che continua ad andare sempre indietro.
Mai vista una pattuglia delle forze dell'ordine in quella zona ,mai visto un posto di blocco.
Solidarietà e stima.
Perchè la Regione non interviene seriamente sulle linee aeree per garantire a chi vive e abita in Sicilia di potere raggiungere le altre città comodamente. Siamo anche noi italiani questo governo regionale come tutti gli altri si è dimostrato incapace di garantire a noi tutti siciliani la continuità territoriale. Che venga un Presidente della Regione più capace a far rispettare le ns esigenze senza dovere elemosinare ma pretenderle dal Governo Nazionale.
Ma quale iraniano!
Il sospetto è italianissimo, coinquilino e amico delle vittime.
Il Messaggero di domani titola “la fine di Nino e Francesco uccisi dall’amico italiano” (si è visto il titolo in prima pagina nella rassegna stampa notturna con le anticipazioni sui titoli di domani).
Pure il Messaggero on line riporta che l’arrestato è italianissimo, amico e collega della vittima, nonchè coinquilino. E’ stato il padre dell’arrestato a trovare il figlio nel luogo del delitto in mezzo ai cadaveri dei suoi amici in una scena raccapricciante. Infatti il padre è corso in gran bretagna dopo una strana chiamata del figlio che lo aveva insospettito. https://www.ilmessaggero.it/mondo/fidanzati_morti_inghilterra_siciliani_nino_calabro_francesca_di_dio-7129111.html