BRUXELLES – “Il 2013 sara’ un anno diverso, più positivo. Anche se l’economia resta debole e i tempi continuano a essere ”difficili”, l’Europa tornerà a crescere, e il peggio sembra passato. Questo anche grazie agli sforzi dei paesi membri dell’Ue e alle politiche adottate dall’Unione europea. Il 2012 e’ stato dunque l’anno in cui si sono gettate le basi per superare la crisi, e il 2013 essere l’anno in cui si dovrà superarla del tutto completando il processo avviato”. Con queste parole il commissario europeo per gli Affari economici e monetari, Olli Rehn, ha descritto la situazione economica dell’eurozona.
Davanti alla platea riunita allo european policy centre spiega che: ” Il 2012 e’ stato un anno di crisi, ma al contempo un anno di avanzamenti’. Questo fa si’ che la situazione a distanza di un anno sia migliore, ma ‘anche se all’inizio di questo 2013 c’e’ meno ragione per essere pessimisti non dobbiamo abbassare la guardia”.
Rehn sottolinea la necessità di lavorare con maggiore incisività e decisione, invitando tutti a rinnovare la fiducia nel cambiamento e di continuare sulla strada delle riforme in modo coerente e determinato. ”Gli ultimi indicatori di fiducia economica – precisa Rehn – mostrano segnali di stabilizzazione e la fiducia dei mercati sta crescendo in modo confortante”. Il commissario europeo però vede grandi difficoltà nei mesi che ci aspettano, “perché l’economia rimane debole e i nostri cittadini continuano a risentire degli effetti della crisi”.
Secondo Rehn l’Europa durante questo 2013 avrà alcuni segnali di ripresa, ma, sempre secondo il commissario,solo nel 2014 si potrà vedere una ripresa più robusta. Per Rehn è quindi necessario continuare il consolidamento fiscale dei paesi dell’eurozona e accrescere i meccanismi di lotta alla disoccupazione giovanile.