Figuccia a Micciché: "Si dimetta" | Forza Italia difende il coordinatore - Live Sicilia

Figuccia a Micciché: “Si dimetta” | Forza Italia difende il coordinatore

Il deputato dell'Udc si rivolge a Berlusconi. Scoma e Milazzo in difesa del presidente dell'Ars.

PALERMO – Vincenzo Figuccia, contro Gianfranco Miccichè, chiama in causa direttamente Silvio Berlusconi. “Davanti alle prossime elezioni politiche, assistiamo in Sicilia alle azioni di ingordigia di chi da palazzo dei Normanni agisce anche nella formazione delle liste, incontra amici e distribuisce collegi ai più devoti. Credo che debba essere lo stesso Silvio Berlusconi, leader del centrodestra, a fare chiarezza sul ruolo, o doppio ruolo, di Miccichè”. L’ex assessore della giunta Musumeci, ex Forza Italia oggi Udc, che si è dimesso – secondo quanto dichiarato almeno in prima battuta – in polemica proprio con il presidente dell’Ars per la questione tetto degli stipendi, ha chiesto che Miccichè lasci la carica di coordinatore regionale di Forza Italia. ”Il centrodestra non può tollerare queste forme di regime marxista – aggiunge – e deve affrontare questa pesante questione dei ruoli istituzionali coincidenti con ruoli politici in capo alle medesime persone. Non si può criticare, giustamente, il presidente del Senato che mantenendo la funzione si trova pure a fare il leader del suo movimento politico e contemporaneamente far finta di nulla su Gianfranco Miccichè eletto presidente dell’Assemblea regionale siciliana, mentre contemporaneamente mantiene la carica politica di coordinatore regionale di Forza Italia”.

“Vorrei ricordare al deputato regionale Figuccia, che evidentemente soffre di una qualche sindrome che gli procura delle forti perdite di memoria, che da alcuni mesi non fa più parte di Forza Italia, ma di un altro gruppo, chissà per quanto tempo ancora”, ribatte allora il senatore Francesco Scoma, vice di Miccichè. “Faccia all’interno del suo gruppo parlamentare quello che meglio crede, se glielo lasceranno fare – prosegue – e non si preoccupi di Forza Italia a meno che non voglia fare il dittatore in casa d’altri”. “Gli vorrei consigliare – prosegue – di smetterla con questo continuo attacco al presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che sta svolgendo il suo ruolo politico e istituzionale in maniera impeccabile, solamente per avere tribuna e visibilità sui media. Cambi registro e trovi altre fonti per non cadere nell’oblio, visto che anche i bambini hanno compreso che le sue dimissioni da assessore ai Rifiuti non avevano nulla a che vedere con la questione degli stipendi ai dipendenti dell’Ars, ma per palese inconsistenza e incapacità amministrativa”.

Anche il capogruppo di Forza Italia al Parlamento siciliano, Giuseppe Milazzo, è intervenuto in difesa del presidente dell’Ars: “Nessuna incompatibilità di Gianfranco Miccichè. Certamente, svolgerà il suo ruolo con grande imparzialità, come lui stesso ha evidenziato nel suo discorso d’insediamento, quando ha rimarcato che ‘mentre la maggioranza si garantisce da sola, rivolgerò maggiore attenzione alle minoranze’. Questa mi sembra la migliore garanzia che il Parlamento possa ricevere. Inoltre, invito il collega Figuccia a occuparsi delle cose che appartengono al suo partito, poiché ricordo che Miccichè è il segretario di Fi e non dell’Udc”. “Infine – conclude – suggerisco a Figuccia di chiudere ogni polemica e non farsi sopraffare dall’eccessivo accanimento terapeutico, poiché rischierebbe di finire come Don Chisciotte, ovvero a fare la guerra ai mulini a vento. Se così non fosse, gli consiglio di rivolgersi ad un bravo specialista”.


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