PALERMO – La manovra finanziaria regionale, attesa in Aula il prossimo 9 dicembre, sarà corredata da tre emendamenti presentati dal deputato regionale di Forza Italia Michele Mancuso, mirati a settori nevralgici per il territorio siciliano.
Fondo “Dopo di Noi” sbloccato
L’intervento più rilevante riguarda il tema del “Dopo di Noi”. Mancuso propone l’istituzione di un fondo da 1 milione di euro per il 2026 presso l’Assessorato alla Famiglia.
L’obiettivo è sbloccare finalmente risorse nazionali (circa 25 milioni di euro) rimaste inutilizzate perché vincolate ai soli distretti sociosanitari. Con la modifica, potranno accedere ai fondi anche gli enti del Terzo Settore e quelli iscritti al RUNTS, consentendo l’attivazione di percorsi assistenziali e la realizzazione di interventi infrastrutturali per persone con disabilità grave prive di sostegno familiare. Mancuso sottolinea che l’iniziativa nasce dall’ascolto delle associazioni riunite nella COReSI.
Continuità per la Mobilità in deroga a Gela
Sul fronte occupazionale, l’esponente di FI assicura la continuità della mobilità in deroga per l’area di crisi complessa di Gela.
L’emendamento stanzia 1.200.000 euro per ciascuno degli anni 2026 e 2027, coprendo il vuoto di sostegno che avrebbe lasciato centinaia di lavoratori gelesi senza indennità dopo il 31 dicembre di quest’anno. “È un atto dovuto nei confronti di lavoratori che hanno perso un impiego certo da tempo e che non possono essere abbandonati”, ha dichiarato Mancuso.
Nuove garanzie per gli amministratori provinciali
Il terzo emendamento mira a risolvere una disparità storica per gli amministratori dei Liberi Consorzi.
L’intervento introduce il rimborso chilometrico per i consiglieri, la possibilità di usufruire di permessi lavorativi per attività istituzionali e l’equiparazione dell’indennità del Presidente del Libero Consorzio con quella delle Città Metropolitane.
“Si tratta di funzioni identiche, che però finora non godevano delle stesse condizioni”, ha concluso il deputato ARS, riassumendo: “Sostenere chi vive condizioni di fragilità, dare continuità al reddito di chi ha perso il lavoro e rafforzare le istituzioni locali”.

